Francia ancora in fiamme, nuova giornata di proteste per la riforma delle pensioni. Barricate, scontri e cassonetti bruciati – I video

Dopo il divieto di manifestazione per Place de la Concorde da parte della prefettura, a Parigi più di 4mila persone si sono riversate a Place d’Italie. Tensioni anche a Nantes con oltre 6mila cittadini in piazza

Nuova giornata di protesta in Francia, dove oggi sabato 18 marzo, decine di migliaia di persone sono scese nelle piazze di molte città del Paese per protestare contro la riforma delle pensioni di Emmanuel Macron, approvata lo scorso 16 marzo senza passare dal Parlamento. Poche ore fa la prefettura di Parigi ha proibito per motivi di sicurezza gli assembramenti in Place de la Concorde e sugli Champs-Elysées e dintorni, dov’era in programma una nuova protesta. «Le persone che tenteranno di raggrupparsi saranno sistematicamente sgomberate dalla polizia e potranno essere multate», si legge nella nota diramata dalla prefettura. Ma il corteo non ha desistito. I cittadini che avrebbero dovuto prendere parte al raduno di di Place de la Concorde hanno ripiegato per Place d’Italie, nel 13° arrondissement. I numeri riportati dall’emittente francese Bmftv sono di 4mila persone presenti in piazza: «I primi interventi delle forze dell’ordine hanno avuto luogo per i perturbatori che cercavano di creare barricate e incendiare i bidoni della spazzatura», spiega.


Nel pomeriggio altre migliaia di persone hanno manifestato in diverse parti della Francia: lontano dalla capitale, a Lodève, piccola città dell’Hérault, 7300 abitanti di cui un quarto sotto la soglia di povertà), 200 persone si sono riunite in protesta contro il governo. Stesso scenario davanti al municipio di Saint-Raphaël, e ancora 3mila persone a RFoanne, fino a mille manifestanti ad Annecy e quasi 2mila a Valence. E ancora a Marsiglia, secondo le cifre comunicate dalla prefettura di polizia di Bouches-du-Rhône, 1500 persone si sono riunite in Place du général de Gaulle (1° arrondissement); a Tolosa, un centinaio di poliziotti comunali di Haute-Garonne hanno manifestato davanti al municipio di St-Orens. Secondo i media francesi poi, ci sono stati momenti di tensione in particolare a Nantes, dove circa 6.000 persone sono scese in piazza e in alcuni punti hanno eretto barricate dando alle fiamme cassonetti ed altri oggetti, e a Rennes (nord) dove un migliaio di persone sono rimaste bloccate in un centro commerciale dopo che una manifestazione studentesca ha tentato di fare irruzione nel complesso.

Intanto, per il ministro dell’Economia Bruno Le Maire, il governo non è destinato a cadere. Dopo la presentazione di mozioni di sfiducia, parlando a Le Parisien, il ministro ha detto di non credere che «ci sarà una maggioranza per far cadere l’esecutivo». E ancora: «La riforma delle pensioni vale, sì o no, la caduta del governo e il caos politico? La risposta è nettamente no», ha spiegato invitando «tutti” ad assumersi le proprie responsabilità durante il voto delle due mozioni, che avverrà lunedì».

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