Un ospite curioso a Open, la visita con la primavera dello scoiattolo grigio (sempre più presente a Milano) – Il video

C’è chi li ama e chi, invece, non ne può più. Cosa c’è dietro la specie che sempre di più abita il capoluogo lombardo

Non è Central Park, ma il terrazzo di Open. A un giorno dall’inizio della primavera, un ospite saltella da un muro all’altro. Tentando una via di fuga, che sia un cespuglio o la casetta di un canarino del giardino. Non è una rondine ad annunciare la nuova stagione al nostro giornale, bensì uno scoiattolo. Siamo una testata con un forte orientamento ambientalista… E forse – (si scherza) – è venuto a complimentarsi con la redazione milanese di via Medici, 15. C’è chi li ama e chi, invece, non ne può più. Non è la prima volta che nei nostri terrazzi si vede passare uno scoiattolo. Semplici avvistamenti. Rari. Ma che potrebbero diventare sempre più frequenti. A Milano, infatti, gli scoiattoli grigi (nordamericani) iniziano a moltiplicarsi sempre di più. «Carini e coccolosi», potrebbe dire qualcuno. Ma al tempo stesso sfrontati e una minaccia per quelli autoctoni: i rossi.


La convivenza difficile tra scoiattoli grigi e rossi

Le due specie sono in competizione tra loro e faticano a coesistere: dove proliferano i grigi, si dimezzano i rossi. Uno vale l’altro? No. I cugini americani, come il nostro ospite, rientrano tra le specie invasive, secondo quanto deciso dalla Commissione Europea nel 2016. Pertanto, in grado di causare un impatto negativo sulle attività umane o sulla biodiversità. Non solo gabbiani e piccioni. Le grandi città italiane ospitano sempre più nuove specie di animali. A volte gradite, altre meno. A Roma sono i pappagallini verdi, i parrocchetti o più comunemente noti come «pappagalli de Roma», a Milano gli scoiattoli grigi. A Monte Stella, al Castello Sforzesco e a parco Sempione. Qui i principali avvistamenti nel capoluogo lombardo, a cui si aggiunge – per sdrammatizzare – anche Open.


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