La chat della trattativa sul piano Casa tra l’assessore di Roma e il “capo degli abusivi”, Tobia Zevi querela Mario Giordano: «L’ha manipolata»

C’era anche uno dei leader del “Coordinamento cittadino per la lotta alla casa” di Roma nella chat in cui l’assessore capitolino condivideva il piano comunale per la Casa

L’assessore alla Casa del Comune di Roma Tobia Zevi ha annunciato di querelare il giornalista Mario Giordano, dopo la diffusione di una chat tra il politico e, come lo definisce il giornalista, il “leader degli abusivi”, Luca Fagiano in cui emergerebbe una trattativa sul Piano casa prima dell’approvazione. Già ieri mattina, 21 marzo, il conduttore di Fuori dal coro aveva anticipato stralci della chat durante Mattino Cinque in cui Zevi sottopone il nuovo piano a Fagiano, che a sua volta la boccia: «Non va bene». Nella conversazione interviene anche il presidente della commissione Casa, Yuri Trombetti, che a quel punto dice: «Lo modificheremo». Già davanti a quei pochi passaggi, Giordano commentava: «È il tono che è impressionante e Luca Fagiano scrive ancora “Deve essere modificato altrimenti la relazione della giunta con gli abusivi si incrina”. Allora interviene nuovamente l’assessore che dice: “Possiamo farlo adesso”. Che non si arrabbi il capo degli abusivi – rincara Giordano – Luca Fagiano dice: “Modifichiamo e portiamo in giunta”, io trovo che sia una cosa…». In quella chat, come conferma lo stesso Zevi, c’erano circa venti persone, tra sindacalistici, consiglieri comunali ed esponenti di associazioni.


La «chat manipolata»

I contenuti della chat mandati in onda ieri sera in un servizio durante Fuori dal coro su Rete4 sarebbero «manipolati» secondo Zevi che accusa sui social Giordano di aver fatto «tagli e omissioni che chiaramente compromettono il senso. Intendiamoci – scrive l’assessore romano – non ho nessun problema a dibattere politicamente sulle scelte che faccio e che ho fatto, ma non sono disposto a passare sopra a scorrettezze». Tra Zevi e Giordano ci sarebbero stati anche tentativi di contatto nelle ore precedenti la messa in onda del servizio, ma andati a vuoto: «Avendo intuito che Giordano aveva informazioni inesatte, oppure che fosse interessato a mestare nel torbido – ha aggiunto Zevi – oggi pomeriggio gli ho telefonato e scritto via sms. L’ho fatto civilmente per tentare di spiegargli che stava prendendo un abbaglio. Non mi ha risposto né richiamato, evidentemente geloso custode del suo “scoop”, e non della verità».


La querela

Zevi ha quindi intenzione di querelare Giordano e la redazione di Fuori dal coro promettendo di devolvere «l’eventuale risarcimento del Tribunale a un progetto sociale per chi è in emergenza abitativa». E poi conclude: «Nei prossimi giorni approveremo il Piano Casa, perché a parlare siano gli atti e il lavoro che svolgiamo tutti i giorni, e non le polemiche giornalistiche fatto in modo scorretto».

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