Venezia, scoperto l’hub della droga gestito dalla criminalità cinese: la rete dalla Spagna all’Australia – Le foto

La banda aveva un’organizzazione rigida con una precisa suddivisione dei compiti. Si tratterebbe della prima scoperta del coinvolgimento della criminalità cinese nel traffico internazionale di droga nel Veneziano

Passava anche dal Nord-Est italiano il traffico di stupefacenti gestito dalla rete di cittadini cinesi arrestati oggi 22 marzo dalla procura di Venezia. Sono diverse le misure cautelari eseguite dai carabinieri contro numerosi esponenti della criminalità cinese, che gestiva i flussi di droga dalla partenza in Spagna, dove c’erano i centri di produzione, passando quindi per il Nord-Est italiano da cui venivano poi smistati nel mondo, con destinazioni in Olanda, Regno Unito, Australia, Nuova Zelanda e Stati Uniti. Le indagini erano partite nel 2018 dai carabinieri di Ferrara, Padova, Prato e Vicenza, dopo che a Ferrara erano stati intercettati due colli in partenza in cui erano state trovate importanti quantità di Mdma e marijuana. La banda era organizzata con una rigida organizzazione, che prevedeva una precisa ripartizione di ruoli e responsabilità, con compiti direttivi suddivisi a «compartimenti stagni», tra attività logistiche e di supervisione delle spedizioni. L’indagine ha portato al sequestro nel complesso di 353 kg di infiorescenze di cannabis, 19 kg di hashish, 15 kg di cristalli grezzi di Mdma, 2 kg di ketamina, 4 kg di semi di cannabis e 5374 piante sfruttate nel sito produttivo scoperto nel Veneziano.


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