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Scontro sulle carceri, il Pd ritira la norma sulle madri detenute. Salvini: «Vogliono le borseggiatrici rom libere»

23 Marzo 2023 - 16:02 Redazione
Il capogruppo del partito del vicepremier in commissione Giustizia, Jacopo Morrone, ha annunciato la decisione della maggioranza di ripresentare il provvedimento

È scontro (acceso) tra Pd e Lega sul disegno di legge sulle detenute madri, presentato a prima firma dalla deputata dem Serracchiani per evitare che i bambini nei primi anni di età finiscano in carcere con la mamma. Il capogruppo della Lega in commissione Giustizia, Jacopo Morrone, ha infatti annunciato la decisione della maggioranza di ripresentare il provvedimento dopo che i dem hanno ritirato le firme al proprio testo «modificato con norme che di fatto peggiorano le cose, consentendo alle donne incinte o con figli di meno di un anno di età di andare in carcere», ha detto Alessandro Zan. Ma la Lega tira dritto, ripresentando il testo. «La proposta di legge sulle detenute madri la ripresentiamo noi visto che il Pd ritirando le firme dal provvedimento l’ha fatta decadere», ha detto Morrone, ribadendo la decisione di «ripresentare il testo che contiene le proposte di modifica che erano state approvate e che prevedono che non ci siano più scuse per le donne incinte. Anche loro, se tornano a delinquere, finiranno in carcere», ha concluso. Per la capogruppo del Pd alla Camera, Debora Serracchiani, il punto è chiaro: «l’accanimento della maggioranza contro i bambini è una certezza», ha detto in aula. Lo scontro tra le due fazioni è finito (anche) sulla piazza pubblica dei social media.

Ad aumentare la polemica è lo stesso vicepremier e ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, che con un post su Twitter ha accusato il Partito democratico di «liberare le borseggiatrici rom che usano bimbi e gravidanza per evitare il carcere e continuare a delinquere. Vergognatevi», si legge. «La Lega aveva fatto passare la norma in Commissione Giustizia e ripresenterà subito il testo: è una questione di salute, giustizia e buonsenso». In mattinata, lo stesso leader della Lega aveva annunciato come una «vittoria» del Carroccio, in commissione Giustizia alla Camera, l’emendamento relativo allo stop dello «sfruttamento della gravidanza da parte di borseggiatrici e delinquenti», passato con il sostegno di tutto il centrodestra. «Chi verrà sorpresa a rubare non sarà più rilasciata ma sconterà la pena nelle case famiglia, in carceri adeguati o ai domiciliari, nel pieno rispetto della salute sua, dei figli e del nascituro. Una norma di buonsenso, realismo e giustizia: ora ci auguriamo che il testo venga portato al più presto in aula, con il voto di tutti», aveva commentato sempre su Twitter. Tuttavia, con il ritiro delle firme da parte del Partito democratico, il provvedimento – essendo stato presentato da loro, in quota opposizione – è decaduto.

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