«Cosa vuoi da me? Io lavoro, alla polizia non interessa», il botta e risposta surreale tra Staffelli e la borseggiatrice a Milano

Nell’ultimo servizio sul fenomeno delle borseggiatrici a Milano, l’inviatro di Striscia la notizia ha raccontato come funziona «il trucco del foglietto» con cui vengono rubati gli smartphone sui tavolini dei locali

«Ma come, il giorno dopo senza problemi si torna subito a rubare?» chiede Valerio Staffelli nel servizio di Striscia la notizia andato in onda ieri sera, 13 marzo, ancora una volta sulle borseggiatrici che imperversano per Milano. Un tema su cui l’inviato del tg satirico di Antonio Ricci ha dedicato grandissimo spazio negli ultimi anni, cercando di denunciare un fenomeno sempre più difficile da contrastare. Nel filmato Staffelli incontra per caso una giovane donna che aveva sorpreso lui stesso il giorno prima mentre rubava. Da lì la sua sorpresa nel vederla ancora indisturbata mentre si aggira per il centro di Milano: «Che cosa vuoi da me? – risponde la donna – Io faccio il mio lavoro». Parte così un dialogo surreale che degenera rapidamente in insulti da parte della donna verso Staffelli: «Che ti importa se rubo?». L’inviato di Striscia prova a rispondere: ««A me interessa, perché non è corretto che tu vada rubare alla gente. Interessa anche alla polizia anche ai carabinieri». La donna ha subito la risposta pronta: «No, non interessa, non gli interessa niente alla polizia» dice continuando a insultarlo.


Il «trucco del foglietto»

Nel servizio Staffelli ha spiegato come «con la legge Cartabia le borseggiatrici a Milano sembrano essersi moltiplicate, perché di fatto – dice in apertura – il reato di furto e borseggio non è più perseguibile tramite denuncia d’ufficio, bensì saranno le vittime a dover querelare le lestofanti e portarle in tribunale. E questo ovviamente accade in rarissimi casi». Staffelli racconta poi del «trucco del foglietto», una tecnica sempre più diffusa tra le borseggiatrici per colpire i clienti dei locali. Queste si avvicinano ai tavolini e piazzano una cartina di Milano sui telefoni cellulare delle vittime, che appena si distraggono non vedono che assieme al foglio spiegazzato viene portato via anche lo smartphone. «È accaduto anche a mia figlia», ha rivelato Staffelli.


Leggi anche: