In Evidenza ENISiriaUSA
ECONOMIA & LAVOROAgricolturaColdirettiGoverno MeloniImmigrazioneLavoro e impresaTurismo

Verso il clic day per i lavoratori extracomunitari, come funziona la procedura semplificata per 82mila ingressi. Coldiretti: «Non bastano»

26 Marzo 2023 - 18:56 Redazione
Sono 82.705 gli ingressi offerti dal decreto flussi del governo, in aumento rispetto ai 69.700 dello scorso anno, quando il numero dei candidati fu di oltre 200mila

«Nelle campagne con l’arrivo della primavera c’è bisogno di almeno centomila giovani per colmare la mancanza di manodopera, per questo sarà necessario un decreto flussi aggiuntivo», così il presidente di Coldiretti Ettore Prandini alla vigilia del click day per l’arrivo in Italia dei lavoratori extracomunitari previsto dal nuovo Dpcm di programmazione transitoria dei flussi. La Coldiretti sottolinea che le quote per lavoro stagionale attese principalmente nelle campagne, oltre che nel settore turistico alberghiero, ammontano a 44.000 unità (contro le 42.000 dello scorso anno) delle quali 1.500 riservate alle nuove richieste di nullaosta stagionale pluriennale, ingressi che permetteranno alle imprese nei prossimi anni di non essere vincolate ai termini di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Dpcm per avere accesso all’autorizzazione. Con le semplificazioni previste dal governo si potrà contare quindi su un meccanismo di scorrimento in base al quale le richieste non accolte saranno esaminate in via prioritaria nell’ambito dei successivi decreti flussi, senza bisogno di ripresentare la domanda. Per il click day del 27 marzo sono 82.705 gli ingressi offerti: in aumento rispetto ai 69.700 dello scorso anno, ma ancora insufficienti per rispondere alla forte domanda dei datori di lavoro. Così come alla notevole quantità dei candidati: nel 2022 furono circa 200mila, il triplo degli ingressi offerti. Anche le richieste di lavoratori attese per questo 27 marzo saranno di gran lunga superiori ai posti disponibili (degli 82.705 lavoratori, 44mila saranno stagionali e 30.105 subordinati non stagionali).

Secondo il Dossier Idos, In Italia un prodotto agricolo su quattro viene raccolto da mani straniere con 358mila lavoratori provenienti da ben 164 Paesi diversi che sono impegnati nei campi e nelle stalle fornendo più del 30% del totale delle giornate di lavoro necessarie al settore. A questo proposito Coldiretti spiega: «La vera ed importante novità di questo decreto è la riconferma del rilascio di quote stagionali di ingresso riservate alle Associazioni di categoria per i propri associati nella misura di 22.000 unità (erano 14.000 l’anno prima), norma sperimentale introdotta dal decreto semplificazione». Una procedura che mirerà quindi ad accorciare i tempi burocratici che spesso tendono a non rispettare quelli dettati dalla stagionalità di molte coltivazioni. Ma proviamo a capire meglio come funzionerà il click day di domani per i lavoratori extracomunitari e quali sono i requisiti per accedervi.

Chi potrà partecipare

Potranno accedere al click day pensionati, studenti, disoccupati, percettori di Naspi, reddito di cittadinanza, ammortizzatori sociali e detenuti ammessi al lavoro all’esterno. Al lavoratore in questione saranno garantite le stesse tutele (contrattuali, previdenziali, assistenziali, ecc.) previste per gli occupati a tempo determinato.

La procedura

In vista del click day del 27 marzo, il ministero dell’Interno, tramite la circolare emessa lo scorso 24 febbraio, ha semplificato l’accesso al portale per la presentazione delle domande. Sarà possibile inviare una o più istanze accedendo tramite Spid e selezionando il modello relativo alla tipologia di lavoro. Fino al 22 marzo è stato poi possibile precompilare le domande sul portale. La Pec inserita nella domanda sarà l’indirizzo principale per la ricezione di tutte le comunicazioni sull’istanza.

Il meccanismo di scorrimento

Per quanto riguarda l’agricoltura è stato introdotto un meccanismo di scorrimento che permetterà ai datori di lavoro respinti di non dovere ripetere l’istanza. L’assegnazione restata fuori questa volta avrà priorità rispetto ai nuovi richiedenti. Il decreto legge in vigore dall’11 marzo permetterà ai datori di ottenere l’assegnazione dei lavoratori richiesti quindi anche nell’ambito dei successivi decreti flussi emanati nel triennio 2023-2025.

Le tempistiche per nulla osta e visto

Anche sui tempi il governo promette miglioramenti. Il nulla osta del lavoro dovrà essere rilasciato dallo sportello dallo sportello unico per l’immigrazione entro 30 giorni dalla richiesta. A seguire sarà la volta del visto d’ingresso in Italia: tranne problemi portati alla luce dalle questure, il documento dovrà essere rilasciato in 20 giorni, anche con un nulla osta in attesa della firma effettiva del contratto di soggiorno.

ll ruolo dei consulenti del lavoro

Il Decreto legge 20/2023 rende strutturale l’affidamento ai consulenti del lavoro, avvocati e commercialisti, (con l’obbligo di comunicazione agli ispettorati del lavoro) e alle associazioni la verifica del rispetto del contratto collettivo e della congruità delle richieste. Un ruolo che in precedenza era spettato solo agli Ispettorati del lavoro, che ora potranno comunque fare controlli a campione. Gli accertamenti da eseguire riguarderanno l’equilibrio economico dell’impresa, il numero dei dipendenti e l’attività svolta.

Leggi anche:

Articoli di ECONOMIA & LAVORO più letti