Andrea Fiore: chi era il pregiudicato ucciso nella guerra tra clan mafiosi a Roma

Amico di Luigi Finizio: i due delitti potrebbero essere consequenziali

Andrea Fiore è l’ultima vittima della guerra tra clan mafiosi a Roma. La polizia lo ha trovato assassinato in un casolare in via dei Pisoni al Quadraro. È stato lui stesso a dare l’allarme al 118: «Aiuto, mi hanno sparato», ha fatto in tempo a dire. Ma gli agenti lo hanno trovato già morto. Fiore, 54 anni e condanne per ricettazione alle spalle, aveva affari in comune con Luigi Finizio, ucciso a colpi di pistola mentre faceva benzina il 13 marzo scorso. Finizio era imparentato con il clan Senese e prima dell’agguato aveva ricevuto minacce sui social network. Domenica sera qualcuno ha bussato alla porta di Fiore, al piano terra di una vecchia casa cantoniera. Lui ha aperto ed è stato colpito una sola volta sotto l’ascella sinistra.


Le indagini

Il cellulare di Fiore è stato sequestrato. Servirà agli inquirenti per capire se stava aspettando qualcuno. Di certo era mezzanotte e quindi è strano che Fiore non sapesse nulla. E la vittima è anche riuscita a chiudere la porta per proteggersi. Finizio era assuntore e spacciatore di stupefacenti. E secondo le indagini, racconta oggi Il Messaggero, potrebbe essere una partita di cocaina la causa della sua morte. Fiore invece potrebbe essere diventato il “testimone” di qualcosa di scomodo. Da anni sbarcava il lunario verniciando automobili nel cortile di casa sua. L’ipotesi degli inquirenti è che i due delitti siano collegati e consequenziali. Prima di loro era toccato a Fabrizio Vallo a Ostia. Poi ad Antonio De Ponte, pregiudicato in odor di camorra. Ferito all’addome e colpita anche la moglie a un gluteo. Ciccio Barbuto invece doveva mezzo milione di euro al trafficante di droga albanese Elvis Demce. Lo hanno buttato giù da un appartamento in via della Magliana dopo averlo torturato.


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