Ginnastica, squalifica di un anno per l’allenatrice Stefania Fogliata: la sentenza del Tribunale federale dopo le accuse di abusi

Una ex allieva 12enne ha raccontato di «insulti e umiliazioni all’ordine del giorno». La tecnica aveva ammesso soltanto «di aver interloquito in maniera brusca e inopportuna con i genitori delle atlete»

Il Tribunale Federale della Fgi ha squalificato per un anno l’allenatrice bresciana di ginnastica ritmica Stefania Fogliata e inibito per otto mesi l’Accademia Nemesi di Calcinato, da lei fondata e diretta. L’accusa è quella di una responsabilità oggettiva nelle violazioni del Codice etico federale e del Codice di comportamenti sportivo del Coni. La sanzione arrivata dal Tribunale della Federginnastica nell’ambito degli scandali sui maltrattamenti nei confronti delle atlete della ginnastica ritmica in Italia ed è la decisione più dura finora presa in un procedimento simile. In passato la Fig aveva “risolto” le questioni ammettendo molti tecnicizzazioni al patteggiamento con pene molto lievi. Per Fogliata non è andata allo stesso modo: i fatti contestati alla tecnica che segue alcune farfalle sia a livello nazionale che internazionale sono coperti da segreto nelle motivazioni ma erano comunque venuti fuori dalle testimonianze alla stampa di una ex allieva 12enne. La giovane aveva parlato di «insulti, punizioni, offese, umiliazioni all’ordine del giorno». Fogliata, sotto inchiesta penale alla procura di Brescia, nel frattempo aveva ammesso soltanto «di aver interloquito in maniera brusca e inopportuna con i genitori delle atlete». Anche sul fronte della ginnastica artistica il Tribunale Federale presieduto da Marco Leoni ha disposto poche ore fa la sospensione cautelare dell’allenatrice Eleonora Gatti, coach di diverse atlete di livello internazionale alla Biancoverde Imola Ginnastica Artistica. Secondo i giudici la tecnica è «destinataria di molteplici e convergenti denunce di comportamenti inadeguati nei confronti di allieve minorenni, sia di natura verbale che fisica, formalizzate anche davanti alla Procura di Bologna». Un testimone sentito dai magistrati sportivi ha parlato di «urla e atteggiamenti intimidatori quotidiani con bambine che spesso scoppiavano in lacrime». Nel frattempo è fissata al 12 maggio la prossima udienza del procedimento contro la ct azzurra Emanuela Maccarani e la sua assistente Olga Tishina.


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