Spagna, “Igor il Russo” colpisce ancora: aggredisce un agente del carcere con le piastrelle del pavimento

Norbert Feher è detenuto dal 2017 dopo un triplice assassinio in Aragona mentre era ricercato per gli omicidi, in Italia, di Davide Fabbri e Valerio Verri, a maggio di quell’anno

Dopo anni di silenzio, Norbert Feher alias “Igor il russo”, torna al centro delle cronache internazionali. L’ergastolano 40enne, attualmente detenuto nel carcere di Estremera di Madrid, si è costruito – scrive il quotidiano spagnolo Hoy Aragon – una sorta di “armatura” di giornali e riviste, ha staccato un frammento di piastrella dal pavimento e, usandola come un pugnale, ha ferito un agente al volto gridando agli altri: «Vi ucciderò uno a uno». Norbert Feher, detenuto dal 2017 dopo un triplice assassinio in Aragona mentre era ricercato per gli omicidi, in Italia, di Davide Fabbri e Valerio Verri, a maggio di quell’anno, «ha tempo e lo spende pensando a come posso fare più danni – dice un operatore del carcere, citato dal quotidiano -. Per questo, oltre a proteggersi, prepara armi che si costruisce lui stesso con tutto ciò su cui riesce a mettere le mani, ad esempio strappa le piastrelle e le affila».


Due anni fa è stato protagonista di un episodio simile nell’istituto penitenziario di Dueñas. In quell’occasione, “Igor il russo” ha tentato di opporsi al trasferimento nel penitenziario di massima sicurezza di Zuera a Saragozza, colpendo cinque agenti del carcere con due mattonelle del bagno della sua cella. «Igor è estremamente aggressivo, dobbiamo stare molto attenti. Vive in una tensione permanente, si sente sempre in guerra contro tutti e immagina che tutti siano contro di lui. Da anni terrorizza chi è incaricato di vigilare sulla sua incolumità, in carcere», dicono gli operatori. Inoltre, dopo aver mangiato costolette di maiale, Igor avrebbe conservato alcune ossa e le avrebbe affilate, prima di nasconderle nella sua cella. «La fortuna – continua l’operatore – è che siccome aveva già in mano il pugnale fatto con le piastrelle, non ha potuto usare questo osso che, piantato in un collo, ad esempio, potrebbe essere micidiale», concludono.


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