«Il sangue di Bucha serve a mostrare agli occidentali quello che siamo: temeteci», le minacce del blogger morto a San Pietroburgo – Il video

Le parole di Maksim Fomin, il blogger nazionalista conosciuto con il nome di Vladlen Tatarsky, lo scorso settembre alla tv russa

«Dobbiamo usare la forza del nemico contro di lui», diceva lo scorso settembre Vladlen Tatarsky, nome d’arte del blogger militarista e ultranazionalista Maksim Fomin, morto in una esplosione a San Pietroburgo in un locale in cui aveva organizzato un evento. I nemici a cui fa riferimento sono i Paesi occidentali, impegnati nel sostegno a Kiev, e il blogger suggerisce di non preoccuparsi di come i media di quei Paesi raccontano la strage di Bucha. «Immaginate un tedesco che guarda le immagini di Bucha, con lo schermo inondato di sangue, la sua memoria genetica sarà risvegliata, gli ricorderà i racconti dei nonni», diceva Tatarsky, «dovremmo dire: Sì, questo è quello che siamo, dovete aver paura di noi. Volete vederci così? VI mostreremo che siamo capaci di molto altro».


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