Scialpinisti travolti dalla valanga: chi erano Gabriele Del Carlo e Velio Coviello, morti in Valle d’Aosta

Ad accomunare i due c’era la passione per la montagna e quella per l’ambiente

Nella mattina di oggi, 2 aprile, le ricerche dei due scialpinisti torinesi dispersi da ieri hanno portato alla scoperta del loro corpi, individuati nella zona dello Chateau des Dames, la montagna della Valtournenche in Valle D’Aosta, sepolti dalla neve. I loro nomi sono Gabriele Del Carlo, 39 anni, e Velio Coviello, 38 anni. Due amici accomunati dalla passione per la montagna e per l’ambiente, come racconta Repubblica Torino. Del Carlo era uno storico attivista del movimento Bike Pride di Torino, di cui era stato anche vicepresidente. Il suo impegno per la difesa della mobilità ciclistica l’aveva portato anche a essere chiamato in politica dall’amministrazione di Chiara Appendino. Nello specifico, aveva lavorato dal 2016 al 2021 nello staff dell’assessora alla Mobilità Maria Lapietra. Dopo la conclusione di quell’esperienza, era rimasto comunque attivo nel settore ambientale, rivestendo il ruolo di consulente per la programmazione, pianificazione e valutazione delle politiche territoriali, ambientali e dei trasporti. «Per la comunità di Sinistra Ecologista Gabriele era un compagno di strada che molti conoscevano da anni», hanno scritto in una nota congiunta gli esponenti nazionali e locali di Sinistra Ecologista, Marco Grimaldi, Alice Ravinale, Jacopo Rosatelli, Francesca Gruppi e Emanuele Busconi, «vorremmo vederlo pedalare per Torino al nostro fianco, ancora». Coviello lavorava come ricercatore al Cnr dopo essersi laureato al Politecnico in ingegneria ambientale. Il suo percorso era stato arricchito anche da un dottorato di ricerca negli Stati Uniti con una tesi sull’utilizzo di tecniche sismiche per il monitoraggio delle volate detritiche. La sua condizione di ricercatore aveva alimentato anche il suo impegno politico, rappresentando nei movimenti studenteschi il precariato del settore. Tra il 2017 e il 2020 aveva inoltre lavorato all’Università di Bozen-Bolzano occupandosi di «gestione sostenibile del rischio idrogeologico in ambienti montani». Le loro tragiche scomparse si sommano a quelle, avvenute oggi, di una donna di 46 anni di Curon Venosta e un uomo di 67 anni. Entrambi sono morti a causa della valanga che questa mattina ha travolto un gruppo di sette escursionisti in Vallelunga, vicino il passo Resia in Alto Adige.


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