Istat, in Italia la natalità è al minimo storico: per la prima volta in 160 anni meno di 400mila bimbi nati

Gli indicato demografici dell’Istat relativi al 2022 rilevano come la mortalità nel Paese resti ancora elevata in rapporto alle nascite: meno di 7 neonati e più di 12 decessi per mille abitanti

In Italia la natalità è al minimo storico. Lo certificano gli indicatori demografici dell’Istat relativi al 2022 che rilevano come la mortalità nel Paese resti ancora elevata in rapporto alle nascite: meno di 7 neonati e più di 12 decessi per 1.000 abitanti. Per la prima volta in 160 anni, ovvero dall’Unità d’Italia, i nuovi nati nel 2022 in Italia sono scesi sotto i 400 mila, attestandosi a 393 mila. I dati dell’Istituto nazionale di statistica mostrano come dal 2008 – ultimo anno in cui in Italia si è registrato un aumento delle nascite – il calo è di circa 184mila nati, di cui circa 27mila concentrate dal 2019 in avanti. Tale diminuzione è dovuta solo in parte alla spontanea o indotta rinuncia ad avere figli da parte delle coppie. Tra le cause pesano infatti molto sia il calo dimensionale, quanto il progressivo invecchiamento della popolazione femminile nelle età convenzionalmente considerate riproduttive (dai 15 ai 49 anni).


In 20 anni triplicati gli ultracentenari

Oltre al calo di natalità riscontrato dagli indicatori demografici dell’Istat, in 20 anni è triplicato il numero degli ultracentenari in Italia: al primo gennaio del 2023 infatti sono circa 22mila. La speranza di vita alla nascita nel nostro Paese è di 82,6 anni ed è in crescita per gli uomini mentre è stabile per le donne. Per gli uomini è stimata in 80 anni e mezzo (con un recupero quantificabile in circa 2 mesi e mezzo di vita in più rispetto al 2021), per le donne in 84,8. I livelli di sopravvivenza del 2022 risultano ancora sotto quelli del periodo pre-pandemico, registrando valori di 6 mesi inferiori nei confronti del 2019, sia tra gli uomini che tra le donne.


Popolazione residente in calo, ma aumentano gli stranieri

La popolazione residente in Italia al 1° gennaio 2023 è di 58 milioni e 851mila unità, 179mila in meno sull’anno precedente, per una riduzione pari al 3 %. Prosegue, dunque, la tendenza alla diminuzione , ma con un’intensità minore rispetto sia al 2021 (-3,5‰), sia soprattutto al 2020 (-6,7‰), anni durante i quali gli effetti della pandemia avevano accelerato un processo iniziato già nel 2014. Ad aumentare, secondo l’analisi Istat sugli indici demografici, è il numero degli stranieri in Italia: la popolazione di cittadinanza straniera al 1° gennaio 2023 è di 5 milioni e 50mila unità, in aumento di 20mila individui (+3,9‰) sull’anno precedente.

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