Berlusconi, in serata la figlia Marina torna per la seconda volta al San Raffaele. Zangrillo lascia l’ospedale senza dichiarazioni

Nessun bollettino medico nel quinto giorno di ricovero in terapia intensiva. A fare visita al capo di Forza Italia anche l’altra figlia Eleonora e Orazio Fascina, padre della compagna del Cavaliere

La prima figlia di Silvio Berlusconi, Marina, è tornata poche ore fa al San Raffaele dove il padre è ricoverato da cinque giorni: si tratta della seconda visita della presidente di Fininvest nel giorno di Pasqua. Era già stata nel primo pomeriggio nell’ospedale milanese per dare gli auguri di persona al capo di Forza Italia, rimanendo all’interno della struttura però soltanto dieci minuti. Ora la seconda visita. A raggiungere l’ex premier nel reparto di terapia intensiva anche un’altra delle figlie, Eleonora Berlusconi e poco dopo Orazio Fascina, padre di Marta Fascina, deputata di Forza Italia e compagna del Cavaliere, che dal giorno del ricovero non ha mai abbandonato la struttura sanitaria. L’ultimo ad uscire poco fa è stato il professore Alberto Zangrillo: il medico personale di Berlusconi aveva annunciato ieri, 8 aprile, che nella giornata di Pasqua non ci sarebbe stati bollettini di aggiornamento sulle condizioni di salute del presidente.


Una Pasqua delicatissima

È una Pasqua delicatissima quella di Silvio Berlusconi, giunto al quinto giorno di ricovero in terapia intensiva, ma anche di prudente speranza per i suoi famigliari e collaboratori. Ricoverato al San Raffaele di Milano per alcune complicazioni legate alla leucemia mielomonocitica cronica di cui soffre da circa due anni, l’ex premier continua a lottare per ristabilire la sua salute, circondato dagli affetti più stretti. Mentre in queste ore di festa i medici tacciono circa gli aggiornamenti clinici ufficiali, a recarsi nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale milanese per fare gli auguri di persona al fondatore di Forza Italia è stata nel primo pomeriggio la figlia Marina Berlusconi. Entrata con la sua auto dai vetri oscurati dal cancello di via Olgettina, ha lasciato la struttura dopo circa dieci minuti. A portare sostegno all’amico di una vita anche il presidente di Mediaset, Fedele Confalonieri, che si è trattenuto al San Raffaele per circa mezz’ora. «La situazione è difficile», ha spiegato ieri il professor Alberto Zangrillo, «ma Berlusconi sta reagendo bene alle cure». I controlli medici per l’ex premier. Dopo la notte tranquilla trascorsa, a quanto si apprende, sia Zangrillo che Fabio Ciceri, primario delle Unità di Ematologia e Trapianto di midollo osseo e Oncoematologia, nelle ore della mattina sono stati in ospedale per visitare il paziente e controllare i valori utili a monitorare l’andamento della risposta ai trattamenti.


«Qui per lui anche nel giorno di Pasqua»

Anche il giorno di Pasqua tra i fedelissimi del presidente c’è Marco Macrì, fan leccese di Berlusconi che da giorni staziona davanti il San Raffaele di Milano. «Per Silvio ne vale la pena», dice, spiegando di essere arrivato tre giorni fa direttamente dalla provincia di Lecce e che «gli amici non si abbandonano mai, soprattutto nel momento del bisogno» L’intenzione è quella di restare davanti agli edifici dell’ospedale «finché Silvio non rientra ad Arcore».

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