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Una nave da guerra Usa arriva nelle acque del conflitto tra Cina e Taiwan. Pechino denuncia «l’intrusione»

Il cacciatorpediniere missilistico Uss Milius nel Mar Cinese meridionale: «Operazione conforme al diritto internazionale»

La Us Navy ha riferito che il suo cacciatorpediniere missilistico Uss Milius ha condotto oggi una missione sui diritti e le libertà di navigazione nel Mar Cinese meridionale, vicino alle Isole Spratly, rivendicate da Pechino. L’annuncio arriva mentre le forze armate cinesi sono impegnate nell’ultimo di tre giorni di esercitazioni militari su vasta scala intorno a Taiwan. Secondo Pechino l’esercitazione è una risposta all’incontro della scorsa settimana a Los Angeles tra la presidente di Taipei Tsai Ing-wen e lo speaker della Camera americana Kevin McCarthy. La Marina Usa ha affermato che «l’operazione del cacciatorpediniere è conforme al diritto internazionale». Pechino ha denunciato «l’intrusione» del cacciatorpediniere.


70 jet e 11 navi militari

La notizia arriva mentre 70 jet e 11 navi militari cinesi sono state rilevate da Taiwan attorno all’isola nelle ultime 24 ore. Lo ha riferito il ministero della Difesa di Taipei, nel terzo e ultimo giorno di «manovre congiunte» annunciate sabato dal Comando del teatro orientale dell’Esercito popolare di liberazione cinese. Secondo Taipei sono 35 gli aerei che hanno attraversato la linea mediana dello Stretto di Taiwan. E hanno raggiunto l’area di identificazione di difesa aerea (Adiz) a sudovest e sudest di Taiwan, inclusi 4 J-15, a segnalare per la prima volta l’attività della portaerei Shandong. Pechino ha detto che si tratta di «attacchi simulati vicino a Taiwan» da parte di aerei cinesi «che trasportano munizioni vere. «Molteplici lotti di caccia H-6K con munizioni vere hanno effettuato diverse ondate di attacchi simulati. Nel mirino obiettivi importanti sull’isola di Taiwan», ha dichiarato in un comunicato il Comando del teatro orientale dell’esercito cinese. Aggiungendo che anche la Shandong «ha partecipato all’esercitazione di oggi».


La reazione di Pechino

Pechino ha denunciato l’intrusione degli Usa. «Il cacciatorpediniere missilistico USS Milius si è introdotto illegalmente nelle acque adiacenti al Meiji Reef nelle isole cinesi di Nansha, senza l’approvazione del governo cinese», ha dichiarato un portavoce dell’esercito, aggiungendo l’aeronautica di Pechino «ha seguito e sorvegliato la nave».

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