La storia di Andrea Iannotti, transgender candidata nel paese dei centenari: «I 40enni sono più bigotti degli anziani»

L’aspirante sindaca di Campodimele, paese di 560 abitanti, dic edi candidarsi contro Adinolfi

Campodimele è un comune in provincia di Latina (Lazio) che conta appena 560 abitanti. Il 14 e il 15 maggio andranno al voto. E tra i candidati spicca il nome della hair stylist Andrea Paola Iannotti. Si presenta con il movimento Italia dei Diritti e mira ad abbattere la visione della destra sui diritti civili. I cui vuoti normativi li vive tutti i giorni nella sua quotidianità. Iannotta, infatti, dopo un matrimonio e quattro figli ha deciso di compiere un percorso di transizione di genere. «Ho pensato a un mio impegno in politica circa un anno fa – racconta a Repubblica – quando seppi della candidatura di Mario Adinolfi a Ventotene col Popolo della Famiglia. Lui è contro tutto. Ho pensato che una mia candidatura avrebbe potuto rappresentare una risposta idonea alla sua offerta politica». Conosce Campodimele da molto tempo. Ne riconosce le virtù, ma anche i problemi. «Mi sembra diventato un paese dormitorio e vorrei toglierlo da questo stato», commenta l’imprenditrice. «La decisione è poi arrivata – prosegue – conoscendo Antonello De Pierro, che con il suo movimento lotta contro tante cose ingiuste, dandosi da fare nei Comuni». Sarà, infatti, proprio lui ad accompagnarla nella candidatura.


La transizione

Iannotti racconta come il suo percorso di vita sia stato fondamentale per la sua candidatura. «Se una persona nasce con un difetto e lo mette a posto rientra nella normalità. Non siamo mica degli invalidi», spiega. «Ero un marito – prosegue -, ho avuto 4 figli e poi ho deciso di mettere a posto le cose, non stando bene nel mio corpo. Avendo avuto una famiglia matriarcale e patriarcale avevo paura, tanta, di essere discriminata, ma poi ho pensato che fosse arrivato il momento e oggi dico: evviva la mia vita». Il suo obiettivo è dimostrare che «noi possiamo fare anche altro e non solo essere discriminate». Sull’orientamento di estrema destra di Latina risponde che si tratta «solo di una nomea». «Io dopo che ho fatto il mio percorso sono stata trattata veramente con guanti bianchi. Sono una donna corteggiata e non c’è stata discriminazione nei miei confronti». Campodimele è noto per essere un paese con molti centenari. «Le cose vanno spiegate. Non ci si può nascondere pensando che le persone anziane non possono capire. Io ho avuto due genitori bigotti, ho sofferto tanto nella vita, ma i miei nonni erano persone modernissime e mi hanno permesso la fuga da casa dei miei genitori. Attualmente forse sono più bigotti i quarantenni che gli anziani».


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