Madonna di Trevignano, parla la veggente Gisella Cardia: «Sono vittima di forze oscure, ho l’anima affranta»

Cardia dice che «quando la Madonna piange non è mai un buon segnale per l’umanità che dovrebbe rivedere la sua condotta e tornare a Dio»

La veggente Gisella Cardia annuncia che il 3 maggio tornerà a Trevignano Romano. Quel giorno è in programma un raduno dei fedeli con recita del rosario per la Madonna. Lei fa sapere di non aver lasciato il Lazio e si aspetta di essere difesa dal Vaticano. Nel colloquio con Franca Giansoldati pubblicato da Il Messaggero Cardia dice di sentirsi sotto l’attacco di forze oscure. «Non è piacevole essere dipinti come dei truffatori, specie quando si ha la coscienza a posto. Mi sento sotto attacco da forze oscure, poteri non identificati. Ho l’anima affranta, il cuore spezzato e se non avessi la forza della preghiera non riuscirei andare avanti». Per quanto riguarda le secrezioni, Cardia dice che «quando la Madonna piange non è mai un buon segnale per l’umanità che dovrebbe rivedere la sua condotta e tornare a Dio». Cardia sostiene di non aver guadagnato denaro dalla storia della Madonna che lacrima. Ma poi aggiunge che i fedeli le hanno dato soldi: «Donazioni nell’anonimato. Per lo più sono servite ad allestire il luogo in cui ci raduniamo a pregare. E per fare beneficenza. Sul resto non ci ho guadagnato nulla». Risponde anche a Luigi Avella, che avanza 123 mila euro: «Il signore aveva effettuato una donazione con l’intento di allestire il luogo di preghiera. E così è stato. Questo è tutto». E dice che il 3 è in programma «una giornata di preghiere e confessioni. Un balsamo per le nostre anime». Invece, per quanto riguarda il Vaticano, Cardia dice di aver avuto rapporti «solo con il vescovo che c’era precedentemente. Che è stato sempre molto cauto. Ma del resto questi eventi hanno sempre bisogno di tempo prima di essere capiti e forse poi accettati e riconosciuti. Il Vaticano ha i suoi tempi. Attenderemo con fede».


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