I prof si arrendono agli studenti del Manzoni: i voti dovranno d’ora in avanti essere accompagnati da motivazione scritta

Gli allievi del liceo linguistico avevano dichiarato di avere crisi d’ansia per la pressione scolastica e annunciato martedì l’occupazione dell’istituto

Dieci giorni fa avevano diffuso l’esito di un questionario che denunciava «ansia e stress» per la pressione scolastica. A inizio settimana, la decisione di occupare (per la prima volta) il liceo. Oggi, giovedì 20 marzo, gli studenti del Manzoni di Milano hanno fatto sapere di avere trovato un accordo con i professori. Il patto, suggellato tra le parti mediante un documento firmato dalla preside Maria Rossi e dai delegati degli studenti, prevede l’obbligo per i docenti di «fornire agli allievi un commento in generale a tutti i voti numerici, con particolare necessità di esplicitare il significato in forma narrativa chiara ed esaustiva del voto in condotta» e per la «dismissione del voto 1 nelle verifiche, eccetto casi residuali». Un risultato (concreto), quello degli studenti, che ha portato allo scioglimento tempestivo dell’occupazione all’interno della struttura scolastica e la ripresa immediata delle lezioni in aula. 


Le richieste degli studenti

Oltre alla decisione di motivare i voti degli studenti, l’Istituzione scolastica ha promesso di attuare, inoltre, una serie di altre azioni per rispondere al disagio emotivo esposto dagli allievi. Tra queste: la decisione del civico di Manzoni di aumentare a due sedute settimanali, già a partire da questo anno scolastico, il supporto psicologico a disposizione degli studenti. Ma non solo: c’è anche l’impegno a «progettare – si legge nel documento – sin da subito di corsi di formazione mirata a cui far partecipare a scorrimento i docenti del polo» su argomenti quali «neurodivergenze, rapporti e iniziative destinate alla comunità Lgbtqia+, stati d’ansia e gestione dei rapporti personali e utilizzo degli strumenti tecnologici». Infine, sarà istituito un tavolo di confronto bimestrale tra rappresentanti dei docenti e degli studenti sul benessere psicologico e sarà messo a punto uno strumento con il quale gli studenti, in totale anonimato, potranno rappresentare situazioni di stress o disagio e offrire spunti di miglioramento.


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