Belluno, a 14 anni si iscrive all’Anpi: «La Resistenza è attuale, è una lotta per avere un futuro migliore»

Francesco Tonet, 14 anni, ha deciso di iscriversi all’Associazione Nazionale Partigiani italiani: «Un conto è guardare le gesta dei partigiani in qualche film, ma finché alcuni di loro sono ancora in vita è importante ascoltarli»

Non esiste memoria se ti rubano il tempo, perché nel passato sono contenute le informazioni necessarie per evitare che nel futuro si ripetano certi orrori, come il nazifascismo. E lo sa bene Francesco Tonet, studente 14enne di Belluno, che ha deciso di iscriversi all’Anpi. La decisione di iscriversi all’Associazione Nazionale Partigiani Italiani, spiega il giovane in un’intervista al Corriere del Veneto, è arrivata dopo aver ascoltato i racconti di alcuni amici del padre: «Fin da piccolo mi parlavano delle battaglie combattute in queste zone dai loro genitori e del ruolo dei partigiani: la curiosità di approfondire l’argomento è iniziata così». Ma non solo. Francesco Tonet ha anche viaggiato assieme al papà, visitando musei e luoghi simbolo della Resistenza, come il Bosco delle castagne di Belluno, dove il 10 marzo 1945 i soldati tedeschi uccisero dieci partigiani italiani. Un luogo particolarmente caro a Tonet, che spiega: «È un luogo strano: si va nel Bosco delle Castagne e ti viene da rimanere in silenzio. Capisci che lì è accaduto qualcosa di terribile: guardi quegli alberi e sai che sono morte delle persone che combattevano per la nostra libertà». Ma cosa significa Resistenza per un giovane nel 2023? Nel caso dello studente bellunese «Resistenza significa battersi per migliorare l’Italia: so che oggi ci sono molte persone che non la pensano così, ma io credo che i partigiani ci abbiano restituito un Paese migliore». E Francesco Tonet è consapevole che i suoi coetanei «sono proiettati solo verso il futuro», e non nutrono un grande interesse verso il passato. Ma con la cultura – ribadisce il giovane – è possibile essere proiettati verso un futuro più civile, senza ripetere gli stessi errori drammatici del passato: «Un conto è guardare le gesta dei partigiani in qualche film alla televisione, ma finché alcuni di loro sono ancora in vita è importante mettere noi ragazzi nelle condizioni di poter ascoltare le loro testimonianze, aumentando le iniziative che permettano di “toccare con mano” gli aspetti più interessanti della Resistenza e le vicende di quei giovani che rischiarono tutto per un ideale». Il presidente dell’Anpi di Belluno, Gino Sperandio, commentando la decisione del 14enne di unirsi all’Associazione, l’ha definito «un bel segnale, perché senza giovani consapevoli dei valori della Costituzione la nostra Repubblica non solo non potrà mai avere un buon futuro, ma di certo neppure un bel presente».


Foto in copertina: Francesco Tonet | Zanfran per Corriere del Veneto


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