Kenya, riesumati 47 cadaveri nella foresta dell’orrore: «Si sono lasciati morire di fame su ordine del capo della setta»

Il principale sospettato per la tragedia è il predicatore Paul Mackenzie Nthenge, del gruppo religioso “Good News International Church”

Sono stati riesumati nel corso di questo finesettimana 47 cadaveri sepolti vicino a Malindi, città sulla costa orientale del Kenya, nell’ambito di un’indagine della polizia locale su un predicatore che si ipotizza abbia invitato i propri seguaci a morire di fame per incontrare Gesù. Come riferisce la Bbc, si tratta di Paul Mackenzie Nthenge che fa parte di Good News International Church, un gruppo religioso di ispirazione cristiana considerato da molti una setta, che si dichiara innocente ed è in attesa di un processo che a breve inizierà a suo carico. I cadaveri delle vittime, alcuni dei quali bambini, sono stati trovati nella foresta di Shakahola, e la polizia sospetta che ce ne possano essere degli altri nella zona. Già nelle scorse settimane, infatti, le autorità avevano soccorso oltre una decina di seguaci del gruppo, di cui 4 non ce l’hanno fatta e tre si trovano ricoverati in gravi condizioni. Il Paese è noto per aver un problema di culti religiosi che spesso sfociano in pratiche pericolose.


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