Londra, Meloni contestata fuori da Downing Street: «No a fascismo e razzismo contro i migranti» – Il video

La presidente del Consiglio è volata a Londra dove ha incontrato il primo ministro britannico Sunak. I due Paesi hanno firmato un memorandum d’intensa sull’immigrazione

Una trentina di attivisti appartenenti a gruppi anti-razzisti londinesi ha accolto la premier Giorgia Meloni, ieri – giovedì, 27 aprile –  a Londra con cori, proteste e contestazioni fuori dal cancello a Downing Street mentre veniva ricevuta dal premier inglese, Rishi Sunak. I manifestanti, sorvegliati ad alcune decine di metri di distanza da una mezza dozzina di agenti, hanno fatto sentire le loro voci scandendo slogan come: «Refugees in, Meloni out» (Rifugiati dentro, Meloni fuori) o «Meloni fascista». I presenti, davanti al portoncino del n.10, hanno inoltre sollevato cartelli con le insegne del movimento «Stop to racism» e simboli col pugno chiuso, su cui si poteva leggere: «No to fascist Meloni. Refugees welcome». La piccola manifestazione si è affiancata a iniziative separate promosse anche da attivisti del partito laburista britannico e dalla sezione londinese dell’Anpi. «Ho sentito gente che contestava e gridava: ho chiesto al primo ministro britannico Sunak ma lui mi ha risposto “qui c’è sempre qualcuno che protesta”», ha detto, ironica, la premier. «Erano contro di me? Bene, finalmente, è una buona notizia. Non vengo contestata da un po’ di tempo e cominciavo a preoccuparmi. Come mi ha riferito il premier britannico «questa è una città in cui ci sono manifestazioni per qualsiasi cosa”», ha concluso.


Il memorandum Italia-Uk sui migranti

Nel giorno in cui la sua maggioranza ha fatto uno scivolone sull’approvazione del Def, Meloni e Sunak hanno firmato il memorandum Italia-Uk sui migranti. «Un ottimo risultato», lo ha definito la presidente del Consiglio, parlando nel corso di un colloquio informale con i giornalisti nel suo hotel ieri a Londra. «Il Memorandum d’intesa – ha aggiunto – siglato col primo ministro Sunak e il Regno Unito è qualcosa su cui diversi governi avevano provato a lavorare prima, e per ragioni diverse non si era mai riusciti a concludere». Quindici pagine «di impegni molto chiari, decisi – continua -. Il bilaterale è durato un’ora e mezza, c’è un ottimo feeling tra di noi, una voglia di lavorare insieme su molti fronti. Insomma credo che il risultato di oggi sia stato importante su materie come difesa, Ucraina, immigrazione illegale», conclude. L’accordo che è stato firmato tra i due Paesi serve a «rafforzare il partenariato strategico attraverso un programma strutturato di consultazioni e una più stretta cooperazione», come recita il testo. Tra i punti centrali c’è quello di «contrastare l’immigrazione clandestina». Su questo punto, entrambi gli Stati pensano sia «necessario un cambio di passo nell’approccio». In particolare, l’obiettivo è quello di «rafforzare il dialogo e la cooperazione strategica tra Italia e Regno Unito in piena coerenza e complementarità con l’adesione italiana all’Ue» e continuare «la cooperazione con Frontex e agenzie internazionali varie».


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