Dl Lavoro, le novità sui rinnovi dei contratti a termine e voucher: camerieri assunti da apprendisti anche sopra i 40 anni

Previsti incentivi per l’assunzione dei neet under 30 e per i disoccupati al Sud e nelle Isole fino a 35 anni

Nel nuovo decreto Lavoro atteso domani 1 maggio al Consiglio dei ministri convocato per le 11 a palazzo Chigi sono previste novità sui rinnovi dei contratti a termine. Il provvedimento va a riformare quel dl Dignità fortemente voluto dal governo Conte con Luigi Di Maio ministro del Lavoro, in cui era previsto il rinnovo dei contratti a tempo determinato dopo un anno e per altri 12 mesi solo in caso di alcune causali, senza le quali altrimenti sarebbe scatta l’assunzione a tempo indeterminato. Una norma già all’epoca contestata, perché rischiava di spingere i datori di lavoro ad assumere un nuovo dipendente a termine anziché trasformare i contratti in tempo determinato. Secondo la bozza su cui lavora il governo Meloni, spiega il Corriere della Sera, le causali per i rinnovi dai 12 ai 24 mesi si ammorbidiscono, legandole più alle indicazioni contenute nei contratti collettivi o aziendali, se non ad accordi diretti tra storte di lavoro e dipendente. Un modo per «rendere più fluido e più corretto il singolo adempimento e la gestione dei contratti», spiega la ministra del Lavoro Marina Calderone a fronte delle polemiche che accusano il governo di incentivare così la precarietà dei posti di lavoro.


Gli incentivi per i giovani neet

Sul fronte degli incentivi, il dl Lavoro dovrebbe riconoscere agevolazioni per l’assunzione di giovani “neet” fino a 30 anni, quindi scelti tra quelli che prima del contratto né lavoravano né studiavano. Per loro, anche per contratti di apprendistato, il governo sarebbe pronto a farsi carico del 60% della retribuzione lorda per i primi 12 mesi. Lo sconto sarà confermato anche per le assunzioni di under 35 al Sud e nelle Isole, purché siano disoccupati.


Voucher e apprendistato

Aumenta la soglia per i pagamenti con i voucher, che passa da 10 a 15 mila euro in particolare per le aziende del settore fiere, congressi, eventi, oltre che per gli stabilimenti termali e parchi divertimenti. Nel settore turistico, cade il limite per i contratti di apprendistato finora fissato a 29 anni, per aprire la possibilità di assunzione anche a disoccupati sopra i 40 anni.

Leggi anche: