Festa scudetto, Napoli ci riprova: otto maxischermi al Maradona, isola pedonale in centro da mercoledì

Il comitato provinciale per la sicurezza si è riunito per gestire il prossimo turno di campionato

A Napoli è di nuovo tutto pronto per far esplodere la gioia scudetto. Dopo la festa rimandata la scorsa domenica, domani 3 maggio per gli uomini di Luciano Spalletti potrebbe essere la volta buona. La condizione necessaria sarebbe la mancata vittoria della Lazio contro il Sassuolo. In attesa della partita il comitato provinciale per la sicurezza e l’ordine pubblico si è riunito poche ore fa nella prefettura di Napoli per prendere importanti decisioni sulla gestione della serata. I vertici delle forze dell’ordine e il sindaco Gaetano Manfredi hanno fatto in punto sui nuovi dispositivi da adottare. La maxi-isola pedonale attuata domenica scorsa a Napoli per la possibile festa scudetto sarà riproposta già da domani sera, nel caso che la squadra azzurra conquisti lo scudetto con una mancata vittoria della Lazio. Identico provvedimento scatterebbe poi giovedì, giorno di Udinese-Napoli. «Giovedì al Maradona ci saranno otto maxischermi, due per ogni settore», ha fatto sapere il prefetto Claudio Palomba al termine del comitato sicurezza e ordine pubblico, a cui era presente anche il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis. «Trasmetteremo in diretta il match di Udine per celebrare insieme. L’ingresso costerà cinque euro per tutti i settori e l’incasso sarà devoluto in beneficenza», ha aggiunto lo stesso De Laurentiis al termine del tavolo organizzativo. «La vendita dei biglietti sta iniziando ora, fino alle 18 per gli abbonati e poi per tutti quanti. Mi scuso con gli abbonati ma il tempo stringe e riduciamo il timing per la loro precedenza».


Veicoli fermi dalle 21. Stop a vendita di bevande in lattina, vetro e bottiglie

Per quanto riguarda il traffico, sarà mantenuto «l’impianto dello stop alla circolazione dei veicoli che abbiamo usato domenica già a partire da mercoledì, poi di nuovo giovedì e domenica», ha spiegato ancora il prefetto Palomba. «Controlli e varchi di passaggio sono molto elastici perché se non ci sono condizioni di festa non vogliamo aggravare la vita di nessuno. Vedremo anche le associazioni dei lavoratori per discuterne». Per quanto riguarda gli orari, il sistema di stop alla circolazione mercoledì 3 maggio partirà alle 21, «con possibilità che venga revocato se alle 22.45 non ci sono condizioni di festa». Altrettanto potrebbe accadere giovedì sera in cui sarà aperto lo stadio ai tifosi per vedere in diretta la partita Udinese-Napoli. «Per domenica, con Napoli-Fiorentina al Maradona, sarà poi messo in campo lo stesso sistema». Secondo le direttive del questore nelle stesse date verrà chiesto anche lo stop alla vendita di bevande in bottiglia, lattine, contenitori di vetro, plastica rigida, tetrapak o qualsiasi altro materiale, consentendo la vendita solo in bicchieri di plastica leggera o carta e quello dei fuochi artificiali. Per quanto riguarda gli ospedali, il questore chiede che dalle 17 di mercoledì alle 4 di giovedì e dalle 17 di giovedì alle 4 di venerdì scatti il divieto di fermata e sosta, con rimozione forzata, con revoca degli eventuali parcheggi riservati nelle strisce blu, nel raggio di 300 metri dai presidi ospedalieri con pronto soccorso.


Anche Udine si prepara: «Agenti pronti. Necessario che le tifoserie non si incontrino dopo il match»

A dare indicazioni sul match di giovedì anche il prefetto di Udine, Massimo Marchesiello: «Come già annunciato, l’orario della gara tra Udinese e Napoli, in programma giovedì 4 maggio, resta immutato rispetto a quanto stabilito dalla Lega Calcio, alle 20.45», ha fatto sapere. Poche ore fa anche nella città si è tenuto un summit con le forze dell’ordine, il Comune e i dirigenti dell’Udinese, durante il quale si è discusso, nei dettagli, il piano di afflusso e deflusso alla Dacia Arena per i tifosi ospiti. Il numero di agenti verrà adeguato all’importanza del match e alla necessità che non ci siano contatti tra le tifoserie dopo il comunicato della Curva Nord dell’Udinese che invitava i sostenitori napoletani a non festeggiare perché «Udine è bianconera e dunque occorre rispetto».

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