Samarate, l’ipotesi degli animalisti sul giallo delle pecore scuoiate nel bosco: «Riti satanici»

Il sindaco Puricelli riconduce quanto accaduto a pratiche legate alla macellazione illegale

Si fa strada l’ipotesi dei riti esoterici o satanici dietro le carcasse di pecore trovate scuoiate a Samarate, in provincia di Varese, sabato 30 aprile. Ad aprire questa pista sono gli animalisti, mentre il sindaco Enrico Puricelli riconduce quanto accaduto a pratiche legate alla macellazione illegale. «Era già successo nel periodo pasquale che venissero ritrovate pelli di ovini e carcasse abbandonate in sacchi dell’immondizia nei boschi di Cascina Elisa. L’amministrazione li ha dovuti smaltire a proprie spese», ha detto il primo cittadino, secondo quanto riferisce il Corriere della Sera. Nella vicenda le ipotesi restano tutte aperte. Lo scorso 30 aprile erano stati alcuni cittadini ad aver lanciato l’allarme per il continuo belare proveniente da un rimorchio, un odore nauseabondo e alcune interiora e ossa che sporgevano dallo stesso.


Al vaglio la posizione di tre pastori

Il tutto è successo in un bosco di via Zelliner, nella zona Sud della cittadina. Sul posto erano arrivati gli agenti della polizia locale che hanno preso le generalità di tre pastori presenti, la cui posizione è al vaglio. «Da giorni nella zona al confine con Busto Arsizio c’è un gregge di centinaia di animali che tra l’altro mi risulta venga lasciato libero di pascolare anche nei fondi privati», ha riferito il sindaco. «Abbiamo chiamato le autorità sanitarie. Il servizio veterinario di Ats ha stilato una relazione e sequestrato le carcasse. Mentre gli agnelli presenti sono stati portati in una struttura protetta, e il cane da pastore affidato alle cure di un veterinario», ha aggiunto augurandosi che vengano identificati i responsabili.


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