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Enel, il fondo sovrano norvegese si oppone alla nomina di Paolo Scaroni alla presidenza: cosa succede ora

05 Maggio 2023 - 12:39 Redazione
Norges, il più grande investitore istituzionale al mondo, appoggerà il candidato "di minoranza" Marco Mazzucchelli

Il voto sul rinnovo dei vertici di Enel si avvicina e, a differenza di altre volte, si preannuncia una battaglia agguerrita in assemblea. Norges, fondo sovrano della Norvegia e titolare del 2,2% delle azioni di Enel, si opporrà alla nomina di Paolo Scaroni, appoggiata dal governo Meloni, come nuovo presidente della partecipata pubblica. L’esecutivo controlla il 23,6% di Enel tramite il ministero dell’Economia e delle Finanze e dispone anche del golden power, che gli permette di dettare specifiche condizioni nella gestione dell’azienda per far valere l’interesse nazionale. È anche vero, però, che Norges è il più grande investitore istituzionale al mondo. Di conseguenza, averlo contro nell’assemblea rischia di avere conseguenze negative e rischiose, anche qualora dovesse aprirsi qualche problema sui titoli di Stato. Al posto di Scaroni, rivela il Financial Times, Norges ha intenzione di sostenere Marco Mazzucchelli, il candidato appoggiato dal fondo londinese Covalis. Paolo Scaroni, 76 anni, è l’attuale presidente del Milan. Alle sue spalle vanta una lunghissima carriera da dirigente d’azienda. Nel 2002, è stato nominato ad di Enel, mentre tre anni più tardi è passato a Eni, dove è rimasto fino al 2014. Mazzucchelli, invece, lavora da decenni nel settore bancario. In un’intervista al Corriere della Sera di qualche settimana fa, si era mostrato critico nei confronti della gestione di Enel. «È necessario – diceva – avere una visione più ampia. L’Enel è un campione dell’energia ma credo che abbia un potenziale inespresso. Mi spingo a dire che potrebbe valere il doppio».

Credits foto: ANSA/Matteo Bazzi

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