L’annuncio clamoroso del capo di Wagner: «Il 10 maggio ci ritiriamo da Bakhmut, i nostri soldati muoiono per colpa del Cremlino» – Il video

Yevgeny Prigozhin in mattinata aveva diffuso un video su Telegram mostrando le immagini dei paramilitari uccisi: «Dove c**zo sono le munizioni? Voi canaglie ve ne state nei vostri club esclusivi mentre qui la gente muore»

«Abbiamo un deficit di munizioni del 70%. Shoigu, Gerasimov, dove c**zo sono le munizioni?». È una furia Yevgeny Prigozhin, il capo del gruppo mercenario privato Wagner, sostenuto dal Cremlino e impegnato nella guerra in Ucraina. In un video pubblicato sul suo canale Telegram, Prigozhin mostra decine di soldati morti e si scaglia contro gli alti ranghi dell’esercito russo per la scarsità di munizioni. «Ora ascoltatemi, brutti str**zi! Questi sono corpi di padri e figli di qualcuno. Se voi str**zi non ci date le munizioni, ci mangeremo le vostre budella quando saremo all’inferno». Dopodiché, Prigozhin se la prende direttamente con due persone: Valery Gerasimov, capo di Stato Maggiore delle forze armate, e Sergei Shoigu, ministro della Difesa. «Voi canaglie ve ne state nei vostri club esclusivi, i vostri figli si godono la vita e mettono video su YouTube», attacca il capo del gruppo Wagner. E ancora: «Pensate di essere i padroni delle loro vite. I calcoli da fare sono semplici: se ci date le giuste munizioni, ci sarebbero cinque volte meno vittime. Questi uomini sono venuti qui da volontari e stanno morendo per la vostra libertà. Pensateci».


«Ci ritiriamo da Bakhmut»

Quindi, ha accompagnato l’uscita con parole ancor più pesanti, affidate ad una dichiarazione: «Il 10 maggio, un giorno dopo l’anniversario della vittoria sul nazismo, la Wagner si ritirerà da Bakhmut, cedendo le sue posizioni all’esercito russo». Anche in questo caso si è rivolto a Shoigu e Gerasimov affermando: «Annuncio ufficialmente che i miei ragazzi non sopporteranno perdite a Bakhmut senza munizioni. Pertanto, dal 10 maggio, lasciamo la città. Ci mancano ancora solo due chilometri, ma se non volete dare ai russi una vittoria con la conquista di Bakhmut, questi sono problemi vostri». Prigozhin elenca quindi come la Wagner ha agito nel conflitto, partendo dal 16 marzo del 2022: «Quando l’operazione militare speciale non è andata secondo i piani», i vertici militari hanno chiesto l’aiuto della compagnia privata, che tre giorni dopo ha fatto rientrare dall’Africa le sue prime unità. Dopo l’estate e quando i russi si erano ritirati dalla regione di Kharkiv, i miliziani della Wagner si sono dedicati ad occupare una linea sul fronte lunga oltre 130 chilometri. Quindi l’8 ottobre hanno avviato l’operazione ‘Bakhmut tritacarne’ con lo scopo di “attirare le forze ucraine su se stessi e dare così tregua all’esercito» di Mosca. Il problema principale sarebbe arrivato un mese fa quando la milizia ha smesso di ricevere munizioni. Sarebbe stata questa mancanza il principale ostacolo alla conquista di Bakhmut, pianificata per il 9 maggio. Per rispetto dell’anniversario, la Wagner rimarrà ancora a Bakhmut fino al 10 maggio. «Poi andremo nei nostri accampamenti arretrati e lì aspetteremo fino a quando il popolo russo avrà di nuovo bisogno di noi».


Credits video: TWITTER/Clash Report

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