Il delirio del capo della Wagner sul «cessate il fuoco a Bakhmut». L’annuncio, poi il dietrofront: «Scherzavo!»

Il paradossale uno-due di Yevgeny Prigozhin: «Consentire la visita dei cronisti americani? Ragazzi, è umorismo militare!»

Un cessate il fuoco di qualche ora a Bakhmut per consentire la visita dei giornalisti americani? Certo, perché no, annuncia a sorpresa il leader del gruppo Wagner, Yevgeny Prigozhin. Poi la marcia indietro: macché, era tutto uno scherzo, è la versione ufficiale del contrordine. «Le forze russe cesseranno il fuoco di artiglieria a Bakhmut, nell’Ucraina orientale, durante una visita di giornalisti statunitensi nella città assediata scortati dall’esercito ucraino», ha in un primo momento reso noto su Telegram l’ufficio stampa del gruppo Wagner, attribuendo queste parole a Prigozhin: «Eravamo al quartier generale che si occupa delle operazioni di combattimento quando è arrivata l’informazione che Tserber, comandante della 57esima brigata dell’esercito ucraino, stava portando i giornalisti americani a Bakhmut. È stata presa la decisione di cessare il fuoco di artiglieria, in modo che i giornalisti americani potessero fare con calma i filmati di Bakhmut e ripartire. I media sono una cosa sacra. Sono anche una sorta di reporter militari». Un’apertura troppo generosa per essere vera. O che forse è stata resa pubblica senza che la decisione fosse stata concordata all’interno del gruppo che ha cinto da mesi d’assedio la città dell’Est dell’Ucraina. Fatto sta che nell’arco di due ore è arrivato il contrordine di Prigozhin: «Ragazzi, questo è umorismo militare. Umorismo, e niente di più… Era uno scherzo», ha corretto il tiro il capo della milizia, citato dall’agenzia Ria Novosti.


Leggi anche: