Torremaggiore, parla Tefta: «Gessica Malaj uccisa dal padre per difendermi». L’ipotesi della gelosia per le amicizie della 16enne

La madre parla delle telecamere installate in casa. La confessione di Taulant

«Gessica mi voleva difendere. Si è messa davanti a me e così mio marito l’ha colpita per le cose che lei ha detto». Tefta Malaj, sopravvissuta alla tragedia di Torremaggiore, spiega così la morte della figlia Gessica per mano del marito Taulant. La donna nega di aver avuto un rapporto con Massimo De Santis, ammazzato a coltellate. E c’è un giallo sulle telecamere installate in casa. Secondo le indagini le avrebbe messe il marito per controllare la moglie. Secondo la donna le avrebbe messe lei per controllare il marito. Perché lui, riporta La Stampa, in passato avrebbe molestato Gessica. Ed era geloso delle amicizie della 16enne. Fatti sui quali non risultano, però, denunce alle forze dell’ordine. A dire di Tefta una scelta a tutela della figlia.


La confessione

Taulant Malaj ha confessato: ha detto che aveva «il diavolo nel cervello» per i tradimenti della moglie. E che sabato notte l’aveva sorpresa mentre chattava al telefono di notte proprio con De Santis. Nell’intervista che Tefta rilascia a Grazia Longo la donna dice che la figlia «difendeva me. Mio marito mi insultava con parolacce e lei diceva che le sue accuse erano false». E ancora: «Per fortuna non ha colpito Leonardo. Per fortuna almeno Leonardo è vivo. Lo vorrei tanto vedere, ma ancora non me lo hanno portato qui in ospedale». La donna ricorda che anche in passato il marito l’aveva minacciata. Invece secondo vicini e compagni di lavoro Taulant non aveva mai dato in escandescenze. Lo descrivono tutti come «un uomo tranquillo, tutto casa e bottega. Dalle 23 alle 7 lavorava al forno e poi si dedicava alla famiglia».


La Maserati

«I due si erano conosciuti dopo un incidente stradale. Da allora avevano cominciato a parlare e a frequentarsi. Mangiavano anche assieme. Questi incontri li ho registrati con il mio cellulare», ha detto lui con gli inquirenti. «Un giorno Massimo con la sua Maserati ha portato in giro mia moglie». Poi la notte del delitto, dopo aver sorpreso la moglie a chattare con Massimo, ha deciso di mettere a punto quella che doveva essere una strage. Tutti particolari che la Procura sta verificando attraverso l’analisi dei telefoni cellulari sequestrati alle vittime e al presunto assassino. Un ruolo importante arriverà anche dai testimoni. Il fratello di De Santis, Gianluca, ha già smentito ogni legame sentimentale e di frequentazione tra i due. Al momento – riferiscono gli inquirenti – il tradimento non si può né escludere né confermare. Così come «non ci sono elementi per poter dire che l’uomo volesse uccidere il figlio di 5 anni», che si era nascosto dietro al divano, «o che l’abbia voluto risparmiare» prendendolo addirittura in braccio dopo la mancata strage.

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