Marco Monari: l’ex capogruppo Pd in Emilia-Romagna unico a finire in carcere per le spese pazze

Condannato a 4 anni e mezzo. La Cassazione ha respinto il ricorso

L’ex capogruppo regionale del Partito Democratico Marco Monari va in carcere. Per le spese pazze dei consigli regionali. La Cassazione, fa sapere oggi il Quotidiano Nazionale, ha rigettato il suo ricorso. E così la condanna in appello del maggio 2022 a quattro anni e cinque mesi senza condizionale è diventata definitiva. Monari è l’unico in Italia a finire in cella per le indagini sulle spese dei consigli regionali. Ora è detenuto a Forlì. Dieci anni fa finì nell’inchiesta della GdF: gli furono contestati oltre 940mila euro di rimborsi illegittimi (una cifra di gran lunga ridimensionata già durante il primo grado di giudizio e ridotta a circa ventimila euro) richiesti al gruppo consiliare tra il 2010 e il 2011. In primo grado Monari a dicembre 2017 ha ricevuto una condanna a quattro anni e quattro mesi. Poi ha patteggiato un anno per le spese della legislatura precedente. In appello alla fine i giudici lo hanno assolto per alcune voci di spesa e hanno unificato le condanne. Dei quaranta consiglieri indagati all’epoca la maggior parte ha ricevuto un’archiviazione o ha patteggiato pene minori. A Monari vennero contestati weekend romantici a Venezia e a Roma, anche con donne, cui avrebbe offerto (a spese del gruppo) lussuose cene in ristoranti stellati e notti in alberghi a cinque stelle. Tra questi un fine settimana a Venezia nel giugno 2011 per lo ‘Sposalizio del mare’, trascorso con una collaboratrice in un albergo vicino al Canal Grande e costato in totale 1.600 euro. La Corte dei Conti lo ha condannato a risarcire 518 mila euro per indebiti rimborsi tra 2011 e 2012.


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