L’ex presidente francese Nicolas Sarkozy è stato condannato a tre anni di carcere (che non farà)

La sentenza in appello per lo scandalo intercettazioni. L’ex numero uno dell’Eliseo potrebbe finire ai domiciliari con braccialetto elettronico per un anno, ma è pronto il ricorso in Cassazione

L’ex presidente della Repubblica francese, Nicolas Sarkozy, è stato condannato in appello per corruzione e traffico d’influenza a tre anni di carcere, nell’ambito del processo sullo scandalo delle intercettazioni. Sarkozy non entrerà però in cella. Il tribunale ha precisato che può scontare la pena agli arresti domiciliari, per la precisione un anno, da eseguire sotto braccialetto elettronico.


Il legale annuncia ricorso in Cassazione

Si tratta di una condanna senza precedenti per un ex capo dello Stato. Il suo legale ha già annunciato il ricorso in Cassazione. «Stiamo per presentare ricorso, che sospende tutti i provvedimenti che sono stati pronunciati oggi», ha dichiarato l’avvocato Jaqueline Laffont alla stampa uscendo dall’aula. «Nicolas Sarkozy è innocente», ha aggiunto, parlando di una decisione «sbalorditiva». «Non abbandoneremo questa battaglia che è una lotta di fronte a una decisione particolarmente iniqua e ingiusta». Oggi ritiratosi dalla vita politica dal 2016 l’ex numero uno dell’Eliseo è ancora molto influente tra i conservatori francesi. Presente in aula, ha ascoltato la decisione dal banco degli imputati del tribunale di Parigi. Medesime pene sono arrivate anche per il suo avvocato storico, Thierry Herzog, e per l’ex alto magistrato Gilbert Azibert. Per Sarkozy, il tribunale ha anche pronunciato l’interdizione dai diritti civili per tre anni, con l’impossibilità di fatto di candidarsi a cariche politiche.


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