Bakhmut, il capo della Wagner denuncia la ritirata dei russi: «Stanno esponendo i miei combattenti al fuoco nemico»

L’appello di Yevgeny Prigozhin al ministro della Difesa: «Non lasciate le postazioni»

Dal fronte di Bakhmut arriva una nuova accusa di Yevgeny Prigozhin, il capo del gruppo Wagner, ai vertici militari della Federazione russa. Dopo mesi di scontri furiosi, che negli ultimi giorni avrebbero visto le truppe ucraine riguadagnare terreno intorno alla cittadina, ora l’esercito russo starebbe abbandonando le proprie postazioni e indietreggiando, mettendo i combattenti Wagner in pericolo. Secondo Prighozin, le unità dell’esercito regolare si sono ritirate di circa 570 metri nel nord di Bakhmut. «Stanno esponendo i nostri fianchi», ha denunciato il capo del gruppo Wagner rivolgendosi al ministro della Difesa Shoigu e al Capo di stato maggiore generale delle Forze armate Valerij Gerasimov, «faccio appello ai vertici del ministero della Difesa pubblicamente perché le mie lettere non vengono lette. Per favore, non abbandonate i fianchi». Già il 12 maggio Prigozhin aveva dichiarato che l’esercito russo stava lasciando la città.


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