Violentato a 12 anni dall’insegnante di religione a Gardaland: «Così sono diventato ludopatico»

Le accuse a Mirko Campoli a Tivoli. Intanto la diocesi smentisce la procura

Tra le presunte vittime di Mirko Campoli, il professore di religione e capo dell’Associazione Cattolica arrestato per violenza sessuale su minori, c’è anche una persona che all’epoca aveva 12 anni. E che dice di essere stato stuprato anche durante una gita a Gardaland. Il ragazzo ha riferito che lo “zio” gli faceva regali costosi. E che durante uno degli abusi scattò anche delle fotografie. Mentre dopo l’esperienza lui è diventato ludopatico. Intanto il vescovo Mauro Parmeggiani smentisce la procura di Tivoli. E dice di aver segnalato il caso all’autorità di pubblica sicurezza. E ha revocato a Campoli l’idoneità all’insegnamento dopo aver ricevuto la denuncia dei genitori del ragazzo. Il 46enne è stato anche vicepreside dell’Istituto Enrico Fermi di Tivoli. E ha avuto incarichi nelle diocesi locali e nell’Azione Cattolica.


La vittima

Il racconto della vittima lo riporta oggi Il Messaggero. La testimonianza risale al 3 aprile scorso. I fatti invece risalgono al 2017. «Siamo andati a Gardaland dove abbiamo dormito due notti in una camera matrimoniale. Ed è successo. Stavo dormendo e mi sono sentito toccare. Non ho avuto la forza di aprire gli occhi e di girarmi davanti agli altri. Era come se in quel momento fossimo due persone diverse. Non ne abbiamo mai parlato. Lui per i miei genitori era come un fratello. Frequentava la nostra casa perché aveva la loro fiducia». Il 26 febbraio scorso il ragazzo ha chiesto a Campoli di non venire con loro a vedere la partita della Lazio. «Sai cosa è successo, non voglio parlarne con nessuno», ha detto il ragazzo. La risposta di Campoli: «Va bene non verrò, ma ti prego sentiamoci. Hai ragione, ti chiedo scusa. Spero che tu un giorno possa perdonarmi».


La ludopatia

Il ragazzo dice che a un certo punto ha cominciato a scommettere sulle partite di calcio per dimenticare. Campoli gli ha dato i soldi per pagare. Gli ha anche fatto regali e gli ha ricaricato la Postepay con l’iPhone. «Gli ha anche pagato la scuola guida», si scrive nell’ordinanza. Il gip del tribunale di Tivoli Chiara Miraglia fa sapere che il 46enne avrebbe adescato le sue vittime anche in parrocchia. Qui c’è il racconto di un’altra vittima: «Avevamo un gruppo parrocchiale su Whatsapp. È successo mentre eravamo a un camping a Firenze. Una notte stavo dormendo con lui in un letto matrimoniale. Non sono riuscito a farlo smettere. Mi ha fatto anche delle foto. Campoli ha usato la stessa tattica con un ospite della casa famiglia dove aveva trovato lavoro. Stavolta la violenza è accaduta al parco Acquafelix.

Leggi anche: