Venezia, Canal Grande colorato di verde: «Liquido tracciante». I sospetti sulla protesta ambientalista – Il video

La prima ipotesi sulla natura dell’evento emersa in prefettura dagli accertamenti dei Vigili del fuoco, della Polizia e dell’Arpav

Dopo i primi accertamenti condotti dai vigili del fuoco, dalla Polizia locale e dall’Arpav, iniziano a emergere alcune ipotesi sulla chiazza di liquido verde fosforescente che è apparsa questa mattina alle 9.30 nel Canal Grande di Venezia. «Sembrerebbe che si tratti di un tracciante, ovvero un liquido che viene immesso in caso di una perdita di acqua, per comprenderne il tragitto seguito», fanno sapere. A convocare le indagini – dopo le molte segnalazioni dei residenti – è stato il Prefetto Michele di Bari in una riunione di coordinamento interforze in Questura, per fare il punto su quanto accaduto al fine di individuarne le cause e le azioni da intraprendere.


I sospetti sulla protesta ambientalista

L’immagine che circola anche sui social ricorda quel che è già avvenuto in altre città con le proteste dei gruppi di ecoattivisti, ma per il momento non risulterebbe alcuna rivendicazione. Anche sulla pagina Facebook “Venezia non è Disneyland” viene avanzata l’ipotesi di una manifestazione ambientalista. Secondo l’admin della pagina, la sostanza verde sarebbe «fluoresceina sodica (o sale sodico della fluoresceina o uranina), un composto organico e un colorante utilizzato in speleologia o per ispezioni fognarie e idriche».


Nessun pericolo per la popolazione

Dagli accertamenti non sono emerse situazioni di pericolo per la salute della popolazione. Intanto, il prefetto Di Bari, d’intesa con il Questore Michele Masciopinto, ha fatto disporre un’intensificazione della vigilanza in ambito lagunare, al fine di monitorare eventuali criticità e prevenire ulteriori episodi analoghi. Domani, 29 maggio, anche in relazione all’evolversi della situazione, sarà convocata una nuova riunione.

I precedenti

Un precedente storico di un caso simile era avvenuto nel 1968, quando in occasione della Biennale d’arte l’artista argentino Nicola Garcia Uriburu colorò di verde le acque del Canal Grande usando un pigmento che rendeva fluorescenti i microrganismi nell’acqua. Si trattò di una performance spettacolare che invitava ad avere più cura per l’ambiente, sfruttando proprio il colore simbolo dell’ambientalismo. Un episodio simile è successo lo scorso 3 marzo alla fontana di piazza De Ferrari a Genova dove gli attivisti di Fridays For Future avevano gettato un liquido verde, che era proprio fluoresceina sodica, sostanza utilizzata per tracciare la presenza di corsi d’acqua nelle tubazioni di scarico ed in campo medico.

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