«La Russia segue molto da vicino gli sviluppi della situazione in Kosovo e sostiene incondizionatamente la popolazione serba del Kosovo» e chiede che «i diritti vengano rispettati» e «non ci sia posto per azioni provocatorie che violino i loro diritti». Sono le parole del portavoce del Cremlino Dmitry Peskov all’indomani degli scontri registrati nel Nord del Kosovo tra serbi e truppe Nato della missione Kfor, in cui sono rimasti coinvolti anche 14 alpini italiani. Peskov, citato dall’agenzia russa Ria Novosti, ha aggiunto che Mosca guarda con «preoccupazione» a quanto sta accadendo alla popolazione civile nelle regioni russe confinanti con l’Ucraina, lamentando che da parte dei Paesi Occidentali non vi è stata «nemmeno una parola di condanna» in merito ai bombardamenti registrati negli ultimi tempi nelle regioni.
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