La protesta delle tende pro-Gaza sbarca a Oxford e Cambridge: «Università complici del colonialismo, ora boicottate Israele» – Il video

Gli studenti filopalestinesi piantano le tende sui prati degli storici atenei del Regno Unito: «Non ce ne staremo seduti mentre sostengono il genocidio»

La protesta degli studenti universitari per Gaza e contro Israele che da settimane ha acceso i campus dei maggiori atenei Usa, e che tiene banco anche in molte università italiane, è sbarcata da oggi anche in alcune delle più prestigiose istituzioni accademiche del Regno Unito. Zaini in spalla e tende da campo pronte da montare, studenti dei gruppi filopalestinesi si sono piazzati nei prati antistanti gli edifici principali delle Università di Oxford e di Cambridge. «Ci rifiutiamo di starcene seduti con le mani in mano mentre l’ateneo supporta il genocidio dei palestinesi a Gaza», dicono gli attivisti del gruppo “Cambridge for Palestine” che ha piantato le tende alla sede locale del King’s College. I loro “colleghi” di Oxford hanno invece messo su un cartellone in cui sono enumerate le sei richieste chiave ai vertici dell’ateneo: si va dal «boicottaggio del genocidio, dell’apartheid e dell’occupazione di Israele» allo svelamento di tutte le transazioni finanziarie e allo stop alla collaborazione con la banca Barclays. «Non c’è università nella storia della civiltà umana più complice nella violenza, spossessamento e costruzione di imperi coloniali distruttivi dell’Università di Oxford», è l’affondo finale degli studenti. Simbolo lampante di ciò sarebbero secondo gli studenti in protesta le opere d’arte che costituiscono la collezione del Pitt Rivers Museum dell’ateneo – proprio dove sono state piantate le tende. «Un coacervo scioccante di opere rubate a popoli colonizzati in giro per il mondo», è la valutazione.


Leggi anche: