Salta un convegno su Israele alla Statale di Milano, per la questura rischio «altissimo» di incidenti

Gli organizzatori hanno rinunciato al convegno che si sarebbe dovuto svolgere il prossimo 7 maggio «per garantire l’incolumità dei relatori»

All’Università Statale di Milano è stato annullato un convegno promosso da due associazioni filo-israeliane, dopo che la questura ha considerato «altissimo» il rischio di incidenti. Il convegno doveva svolgersi il prossimo 7 maggio con il titolo «L’unica democrazia del Medioriente. Israele fra storia e diritto internazionale». L’evento era stato organizzato dalla presidente dell’associazione «Italia Israele» di Savona, Cristina Franco, insieme all’associazione milanese «Pro Israele» di Alessandro Litta Modignani. «Volevamo proporre un’ora di civile dibattito – commenta con amarezza Cristina Franco – ma non c’è più democrazia. Abbiamo deciso di rinviare tutto per senso di responsabilità. Ma non siamo più disposti a tollerare».


Il clima di tensione anche nell’ateneo milanese è stato considerato dalla questura fin troppo rischioso. Per organizzare il convegno, sarebbe stato necessario schierare la celere in assetto antisommossa, spiegano gli organizzatori, e allestire altre misure di contenimento, anche con la possibile chiusura di aule e uffici dell’università. Uno scenario che le associazioni hanno voluto evitare, rinunciando al dibattito. «A differenza di altri, abbiamo rispetto dei poliziotti, delle strutture e delle autorità universitarie – aggiunge Franco – Per garantire l’incolumità dei relatori e per evitare enormi disagi all’ateneo abbiamo quindi deciso di annullare il convegno, a cui si erano già iscritte più di cento persone. La nostra non era propaganda, volevamo dare un contributo serio al dibattito su Israele. Ma a quanto pare non è possibile. Comunque per noi è solo un rinvio. Riproporremo l’evento in tempi, luoghi e modi che riterremo più opportuni. Ma qui siamo di fronte a una libertà violata».


Il convegno, scrive il Foglio, sarebbe dovuto aprirsi con i saluti del rettore Elio Franzini. E poi ci sarebbero stati gli interventi del giornalista Fausto Biloslavo, quello del direttore esecutivo di Un Watch, Hillel Neuer, e dei docenti Marco Cuzzi della Statale e Alessandra Veronese dell’Università di Pisa. Ci sarebbe dovuta essere anche la testimonianza di Alexandre Del Valle sulla Fratellanza musulmana in Europa. Ma alla fine tutto è stato rinviato, senza ancora una data certa.

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