Caos in Brescia-Cosenza, arrestati 4 ultras. I sospetti sulla trappola pianificata con i milanisti: così è scattato l’agguato

La procura bresciana sta analizzando nuovi video per verificare le mosse degli ultras milanisti avvistati sugli spalti con i calabresi. Mentre in campo scoppiavano i disordini, un gruppo di tifosi ha potuto liberamente raggiungere gli avversari dall’altra parte dello stadio

Sono quattro i primi ultras del Brescia finiti agli arresti domiciliari per gli scontri avvenuti dentro e fuori lo stadio Rigamonti lo scorso giovedì, alla fine del pareggio tra i padroni di casa e il Cosenza che ha condannato i bresciani alla retrocessione in serie C dopo 38 anni. Il sostituto procuratore Carlotta Bernardini ha disposto i quattro arresti in differita anche dopo aver acquisito i diversi video che mostrano le violenze scoppiate dopo la partita e che potrebbero portare a nuovi sviluppi dell’inchiesta. Come riporta il Giornale di Brescia, i primi ultras arrestati sono considerati responsabili soprattutto delle violenze avvenute dentro lo stadio, quando sono stati lanciati fumogeni a meno di due minuti dalla fine della partita. Subito dopo quell’episodio è partita l’invasione di campo, in cui gli ultras si sono scontrati con la polizia. È stato lì che è avvenuta anche la minaccia con coltello a un giocatore del Brescia, poco prima che le squadre trovassero riparto nel tunnel verso gli spogliatoi. Toccherà al giudice domani 5 giugno decidere sull’eventuale convalida degli arresti.


La trappola ultras

L’indagine della procura bresciana punta a nuovi sviluppi, soprattutto grazie alle immagini acquisite dalla Digos che sta raccogliendo sia quelle televisive che i numerosi video amatoriali realizzati dal pubblico quella sera. Gli inquirenti vogliono chiarire ulteriormente che cosa sia successo in curva Nord, con tifosi del Milan e del Catanzaro sui gradoni, forti di un gemellaggio tra le tifoserie. Il sospetto è che ci sia stata una pianificazione delle violenze, con un’azione in due fasi: prima l’invasione di campo che ha portato le forze dell’ordine sul terreno di gioco, quindi l’abbandono degli spalti in Curva da parte di un gruppo di ultras che, approfittando delle forze dell’ordine impegnate in campo, ha potuto liberamente raggiungere l’altra parte dello stadio per provare a sfondare i cancelli della tribuna e del settore ospite, facendo partite le violenze che sono andate avanti tutta la notte.


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