Dopo l’incontro tra Gerry Cardinale e Paolo Maldini si attendeva solo l’ufficialità, che è arrivata nel pomeriggio del 7 maggio. Era bastata mezz’ora per capire che non ci sarebbe stato nessuno accordo, così l’ex capitano rossonero lascia il club e il suo ruolo da direttore tecnico. «Ac Milan annuncia che Paolo Maldini conclude il suo incarico nel Club, con effetto dal 5 giugno 2023», scrive la società sul sito ufficiale, pubblicando il comunicato con il quale viene reso pubblico il divorzio. Nel faccia a faccia di 35 minuti tra Cardinale, Maldini e il direttore sportivo Fréderic “Ricky” Massara ,il principale punto di attrito è stato il budget di 50 milioni di euro per il mercato, che corrisponde al tesoretto per la qualificazione in Champions League. I due dirigenti avrebbero voluto più soldi per competere con le big europee, ma gli americani hanno invece posto l’accento sugli errori dello scorso calciomercato, De Ketelaere e Origi in testa. E ci sono state anche divergenze su Pioli, che sarebbe messo in discussione anche se il contratto è in scadenza nel 2025. L’intenzione della società sarebbe quella di non trovare un sostituto, ma di affidare il lavoro a un pool di esperti, gestito direttamente da Cardinale. «Lo ringraziamo per il suo contributo in questi anni», prosegue il comunicato del club nel quale non si fa riferimento a Massara, «con il ritorno del Milan in Champions League e con la vittoria dello Scudetto nella stagione 2021-’22. Le sue responsabilità saranno assegnate a un gruppo di lavoro integrato che opererà in stretto contatto con il Coach della prima squadra, riportando direttamente all’Amministratore Delegato».
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