Paolo Bonolis e Sonia Bruganelli svelano la separazione: «Ma non ci sono di mezzo amanti»

Già dallo scorso aprile circolavano voci sulla coppia in crisi, smentite con un video dai due

«Siamo separati, eppure siamo più uniti che mai» dicono Paolo Bonolis e Sonia Bruganelli in un’intervista a Vanity Fair con cui hanno confermato, dopo mille smentite, le indiscrezioni sulla loro separazione che circolano da tempo. «Continueremo a essere uniti per la nostra famiglia, tra di noi – continuano – Il sentimento è forte, però non è più quello che ci ha avvicinati». E aggiungono poi che «non ci son odi mezzo terze persone o amanti». L’ultima più esplicita era partita da Dagospia lo scorso 12 aprile, seguita da un video della coppia che provava a smentire. Oggi spiegano il motivo di quella risposta, decisa per «riprenderci quello che era nostro. Va bene essere giudicati – dice Bruganelli – perché siamo personaggi pubblici, ma potevamo anche essere separati da tempo e non volerlo dire». Quella notizia, spiega Bonolis «avremmo voluto darla noi per primi a chi di dovere. Ma nel fascinoso mondo di Pettegolandia la gente si attacca vampirescamente alle vite degli altri ignorando sentimenti, affetti, figli». Sposati da 21 anni, Bonolis e Bruganelli hanno avuto tre figli: Silvia di 20 anni, Davide di 19 e Adele di 15. Dell’allontanamento dei genitori i ragazzi non si sarebbero accorti più di tanto spiegano: «Perché Paolo è un padre e un marito meraviglioso – dice l’opinionista tv – La cosa che mi ha sempre colpito di lui è la libertà che non ha mai tolto agli altri. L’ha insegnata ai nostri ragazzi, che sono cresciuti vedendoci attraverso litigi e difficoltà sera che il rispetto e l’amore venissero meno».


I motivi della separazione e il futuro

A spiegare le ragioni della separazione ci pensa Bruganelli: «Non riuscivo più a vivere con entusiasmo alcune delle cose che fanno parte di un rapporto di coppia. Da quando è morto mio padre, poi, ho proiettato il legame che avevo con lui su Paolo, il quale così è diventato un amico, un confidente. Quando ci siamo fidanzati io avevo 23 anni, non ero ancora laureata, lui era un uomo. Soltanto con il tempo e di fronte a certe circostanze abbiamo preso coscienza delle nostre differenze. Per esempio, Paolo è sempre stato molto romantico e molto passionale, al contrario di me che non lo sono affatto». Sul futuro, è Bonolis a provare a immaginare che cosa si aspetta: «Spero solo che non ci siano odi, rancori, interferenze nelle scelte altrui. Quando si mette un punto, si inizia un nuovo capoverso. E nessuno del capoverso precedente può pretendere l’esatta coniugazione dei verbi e la declinazione delle parole».


Leggi anche: