Il concerto di Bello Figo «insulta gli italiani», l’attacco da Forza Italia a Prato: il trapper deve arrendersi

L’ultima volta che l’artista provò a esibirsi (invano) nella stessa città fu nel 2017

Era atteso a Prato, questo 16 giugno, ma l’annuncio di un suo concerto (“Birra+Festival” di Iolo) aveva scatenato forti polemiche. Le sezioni locali di Forza Italia e Noi Moderati si erano dette contrarie all’esibizione. Bello Figo era ritenuto offensivo «verso le donne e verso gli italiani». E alla fine gli organizzatori hanno ceduto, annullando l’evento. «Io non pago affitto, sono profugo… Non mi sporco le mani perché sono già nero». Bello Figo interpreta nelle sue canzoni un razzismo al contrario, provocatorio e irriverente, che non viene sempre capito. Il primo attacco è arrivato da Italexit e dal Movimento Aurora, poi sono seguiti gli azzurri e Noi moderati. «Pur rispettando la libertà di espressione e il diritto ad esibirsi, in questo caso, crediamo fermamente che la libertà non debba diventare anarchia», hanno commentato dalla sezione locale di Noi Moderati. Anche «Da liberale sono per non vietare a nessuno di esibirsi, nemmeno a questo rapper. Sono per non impedire a nessuno di dire la sua – ha premesso Erica Mazzetti, deputata di Forza Italia – forse questo rapper non conosce la dignità che deriva dal vero lavoro, né la storia della città di Prato. Questi fenomeni sono il sottoprodotto di anni in cui è mancata una cultura liberale, improntata allo sviluppo e alla crescita. Sta a noi adesso affermare un modello diverso. E, non me ne voglia questo rapper, migliore». Così, come in un revival, lo youtuber salta di nuovo. L’ultima volta che provò a esibirsi a Prato era nel 2017. Anche quella volta tante polemiche e un concerto annullato.


(credit foto Bello Figo Swag/ Fb)


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