Muschio Selvaggio, Fedez controreplica a Luis Sal: «Mi ha chiesto 600 mila euro per la società»

Dal suo profilo Instagram il rapper replica al video in cui l’ex amico lo accusava di eccessivo protagonismo

Botta e risposta serrato tra Luis Sal e Fedez, dopo il divorzio professionale legato al podcast Muschio selvaggio. Dopo che ieri sera, 8 giugno, Luis aveva offerto la sua versione dei fatti (accusando il rapper di eccessivo protagonismo), Fedez si rivolge ai suoi 14.7 milioni di followers su Instagram per rispondere a suon di stories. «Ho cercato in tutti i modi di evitare questo teatrino inutile in cui gli unici che si divertiranno sarete voi – esordisce -. Nel video in cui spiegavo l’assenza di Luis (dal podcast, ndr) non puntavo in alcun modo a buttare merda su di lui a differenza del video che lui ha pubblicato. Mi trovo costretto adesso a spiegare che la favoletta dell’egocentrico che sfrutta Luis è vera, ma fino a un certo punto».


«Hai smesso di pagare gli affitti»

E dunque, parlando indirettamente all’ex amico: «Se questo senso di oppressione che avevi nei miei confronti era latente da così tanto tempo, perché hai deciso di fondare una società con me due settimane prima di lasciarla? Chiedendomi poi 600 mila euro per una società che non vale nemmeno la metà di quei soldi, vietandomi di dare spiegazioni, tramite il tuo manager, e minacciandomi di raccontare la tua verità se io avessi osato dire che tu abbandonavi il podcast per dedicarti ad altri progetti. Ma facciamo finta che tu sia la vittima e io il carnefice – incalza – Però, Luis, siamo delle persone adulte, quando si ha una società non si può andare via rompendo il giochino e sbattendo la porta perché ‘oh mio Dio mi sono stufato».


La stilettata

E ancora, la stilettata: «Da quando hai deciso di abbandonare il podcast hai smesso di pagare gli stipendi a persone che non sono multimilionarie come me o come te, hai smesso di pagare gli affitti, hai lasciato dei debiti nei miei confronti e nonostante questo continui a guadagnare soldi dalle visualizzazioni senza fare un cazzo». «Quindi – continua – anche se tu avessi avuto tutte le ragioni del mondo per andartene via, non ci si comporta come hai fatto tu, perché si onorano gli impegni, soprattutto nel rispetto di persone che lavorano e campano solo ed esclusivamente grazie a questo lavoro. E poi si danno delle risposte al pubblico e non mi impedisci, come tuo partner, di dare delle risposte semplicemente perché vuoi far leva sulla pressione che sarebbe derivata dai commenti per chiedere delle cifre astronomiche e utilizzarmi come se fossi un bancomat, perché non sono nato ieri».

Il testo concordato

Non manca di rispedire al mittente le accuse anche riguardo al «testo concordato» menzionato da Sal, in cui lo Youtuber, su richiesta di Fedez, si sarebbe dovuto scusare per l’assenza. «Ci tengo anche a dire che tutti i testi concordati, che sono stati inviati dall’avvocato di Luis, scritti credo da Luis, io non li ho mai accettati proprio perché ci tenevo che ognuno potesse dire la sua e soprattutto credo sia pacifico che nessuno abbia mai limitato la tua libertà di espressione visto che il video è online, nessuno ti ha tolto le password – specifica Fedez -. Hai potuto dire quello che volevi e così come tu rivendichi che il podcast sia ancora tuo, hai il diritto di usufruire di questo canale ma avresti anche dei doveri che purtroppo non stai rispettando».

«Sono disposto a prendermi le mie colpe»

Sebbene, sul finale, il rapper riconosca «gli aspetti caratteriali di cui ha parlato Luis» («Credo sia davanti agli occhi di tutti e di non aver mai nascosto i miei difetti»), aggiunge: «Però cerco di lavorare in tal senso, anche tramite il podcast e soprattutto tramite il podcast continuerò a lavorare, anche per conto di Luis perché ho preso degli impegni nei confronti delle persone che lavorano per noi e perché mi piace farlo». E ancora: «Sono disposto a prendermi le mie colpe e le mie responsabilità, quello che mi auguro è che dall’altra parte ci sia la stessa volontà».

Gli aspetti economici

Conclude con delle precisazioni riguardo gli aspetti economici della loro società: «C’è stato un capitale iniziale che abbiamo messo entrambi. I soldi, come in tutte le società, finiscono e abbiamo fatto un’assemblea dove abbiamo chiesto di aumentare il capitale per pagare affitti e stipendi. Ci è stato negato, di conseguenza io personalmente sto pagando gli stipendi e gli affitti. L’unica cosa buona che può accadere in tutta questa me***- è che domani ci sarà una nuova assemblea dove spero Luis adempirà ai suoi doveri. Magari da tutta questa merda qualcosa di buono riusciamo a ricavarci».

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