«No al minuto di silenzio per Berlusconi», cortocircuito al Consiglio regionale della Liguria: in aula restano solo M5s e Pd

La maggioranza di centrodestra e la giunta guidata da Giovanni Toti hanno lasciato l’aula, dopo l’annuncio di un consigliere di minoranza di non voler partecipare al minuto di silenzio

All’invito del presidente del Consiglio regionale della LiguriaGian Marco Medusei di osservare un minuto di silenzio per Silvio Berlusconi, in aula sono rimasti solo i consiglieri del M5s e qualcuno del Pd. Un vero e proprio cortocircuito politico partito con la protesta del consigliere di minoranza Gianni Pastorino, di Linea Condivisa, che da subito ha annunciato di non condividere quel gesto di ricordo per l’ex premier: «Non condivido questo gesto – ha detto il consigliere prima di andarsene – non condivido l’operato politico di Berlusconi, non sono uno che si è mai compiaciuto per la morte di nessuno, ma è un gesto politicamente sbagliato». Apriti cielo, a quel punto paradossalmente per protesta l’intera maggioranza e tutta la giunta di centrodestra ha deciso di andare via, lasciando di fatto in aula solo alcuni consiglieri di opposizione, per lo più dem e grillini. Ad assistere a distanza c’erano anche i consiglieri della lista di Ferruccio Sansa, compreso l’ex giornalista del Fatto quotidiano che è rimasto ad aspettare all’esterno. Il caos in aula avveniva mentre il governatore Giovanni Toti doveva ancora arrivare, ma la notizia ha raggiunto l’ex giornalista Mediaset che amareggiato ha preso atto del rinvio della seduta del Consiglio: «Non partecipare o addirittura svillaneggiare il ricordo di Silvio Berlusconi, il presidente del Consiglio più longevo nella storia del nostro Paese e senatore in carica, credo che sia qualcosa che va oltre il legittimo confronto politico. Stiamo parlando di lutto nazionale, della memoria e delle esequie di un uomo che ha fatto la storia del Paese».


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