Usa, il sondaggio sull’intelligenza artificiale: per il 42% dei Ceo distruggerà l’umanità entro 10 anni

L’allarme dei dirigenti d’azienda arriva all’indomani dell’approvazione dell’AI Act europeo, il primo regolamento al mondo per il settore

Dopo la lettera dei pionieri del mondo high-tech arriva un altro allarme sui rischi derivanti dall’intelligenza artificiale. Allo Yale CEO Summit di questa settimana è stato distribuito un questionario a tutti i dirigenti d’azienda. A rivelare i risultati in esclusiva è stata Cnn e le percentuali sono piuttosto sorprendenti: secondo il 34% dei Ceo l’intelligenza artificiale potrebbe distruggere l’umanità nel giro di 10 anni e per l’8% nel giro di 5 anni. Il restante 58% dei dirigenti d’azienda si dice invece non preoccupata dai potenziali rischi derivanti dall’AI. In un altro sondaggio, realizzato sempre da Yale, il 42% dei rispondenti ha dichiarato di credere che i possibili risvolti catastrofici derivanti dall’intelligenza artificiale sono un’esagerazione, mentre il 58% è convinto del contrario.


I risultati dei due questionari di Yale arrivano a poche settimane di distanza da una lettera firmata da decine di pionieri del settore dell’AI, esperti, accademici e non solo. L’appello pubblicato sul sito del Center for AI Safety è breve ma esplicativo: «Mitigare il rischio di estinzione per mano dell’intelligenza artificiale dovrebbe essere una priorità globale insieme ad altri rischi su scala sociale come le pandemie e la guerra nucleare». Proprio nel tentativo di arginare i pericoli derivanti dall’uso dell’AI, ieri il Parlamento europeo ha dato il primo via libera all’AI Act, un regolamento per il settore dell’intelligenza artificiale. Tra le misure previste c’è il divieto di utilizzo di tecnologie di riconoscimento biometrico in tempo reale nei luoghi pubblici. Ma sono previsti limiti anche per i sistemi di polizia predittivi, basati su profilazione, ubicazione o comportamenti criminali passati.


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