Grosso guaio a Ita Airways: il tribunale reintegra 77 dipendenti di Alitalia. Cosa succederà con Giorgetti e Lufthansa

La sentenza può mettere a rischio l’ingresso dei tedeschi nel capitale. Il ministero dell’Economia dovrà metterci una pezza

77 dipendenti ex Alitalia, lasciati in cassa integrazione a zero ore nel passaggio da una bandiera all’altra, sono stati reintegrati nel posto di lavoro in Ita Airways vedendosi riconosciuto anche il diritto a un anno e mezzo di arretrati. È quanto ha deciso una sentenza del giudice del Lavoro di Roma Claudio Cottatellucci ieri, 15 giugno, che ha svelato il contratto con il quale è nata Ita, tenuto segreto finora. Il magistrato ha riconosciuto che altro non era che una cessione di ramo d’azienda. Tutto questo avrà diverse conseguenze sia per quanto riguarda la compagnia, che dal punto di vista politico. I ministri dell’Economia, Daniele Franco con il governo Draghi e Giancarlo Giorgetti con il governo Meloni, hanno infatti sempre negato che la compagnia nascesse dalla cessione di un ramo d’azienda.


I sindacati: «Prima tappa contro l’ingiustizia»

Soddisfatta l’Unione Sindacale di Base (Usb) che definisce la sentenza «una prima tappa contro l’ingiustizia e la disapplicazione delle leggi italiane». Per i sindacalisti la nascita di Ita è stata fondata su un progetto estremamente limitato che ha rappresentato tutto tranne che un volano per la ripresa economica. «Ci deve essere una severa valutazione dell’operato degli attori che con disinvoltura hanno distrutto un’azienda e messo migliaia di famiglie in enorme difficoltà», sottolinea l’Usb. «Calpestando oltretutto le leggi della Repubblica italiana, con l’ostinata segretezza imposta al contratto che ha sancito la trasformazione di Alitalia in Ita, un segreto di pulcinella, scardinato oggi per la prima volta dal giudice del lavoro del Tribunale di Roma», conclude.


Le possibili conseguenze

Questa tegola giudiziaria arriva perché Ita avrebbe dovuto dare lavoro ai dipendenti di Alitalia, commissariata nel 2020, ma invece migliaia di persone sono rimaste precarie dall’oggi al domani. E ora circa 1.100 ex dipendenti chiedono di essere reintegrati. A questi potrebbero aggiungersene altri 3.500 che non hanno avviato i ricorsi e che oggi sono ancora in Cigs a zero ore. Pertanto, la sentenza di ieri potrebbe spianare la strada a una lunga serie di sconfitte giudiziarie per Alitalia con costi che potrebbero ammontare a decine di milioni di euro. Il tutto potrebbe, inoltre, mettere a rischio l’ingresso di Lufthansa nel capitale di Ita. Per quanto riguarda il contratto Ita-Alitalia appare evidente la violazione delle regole della Commissione europea alla nascita della nuova compagnia. Tutto questo riapre anche il tema degli aiuti di stato che l’Ue potrebbe recuperare. Ora, il governo Meloni potrebbe intervenire con una legge. Altrimenti addio Lufthansa.

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