Scatta il Golden power su Pirelli, via libera del governo: la mossa per limitare i soci cinesi sui sensori degli pneumatici

La decisione dell’esecutivo con le prescrizioni per tutelare l’asset strategico: sulle decisioni cruciali saranno necessari almeno i 4/5 del Cda

Il governo ha deciso di far scattare il Golden power per Pirelli e limitando quindi il socio cinese China National Tire & Rubber Corporation. Dallo scorso 19 maggio era rimasto fermo l’accordo con cui i soci italiani Mtp (Marco Tronchetti Provera) e Camfin (Pirelli) avevano accettato di perdere un consigliere, passando quindi da 4 a 3, facendone guadagnare uno al socio cinese Cnrc, che sarebbe salito da 8 a 9. Tronchetti Provera sarebbe diventato vicepresidente esecutivo e non più amministratore delegato, lasciando la successione a Giorgio Bruno. Con il Golden power, il governo ha imposto che «per alcune decisioni strategiche del Cda, le prescrizioni del governo prevedono, altresì, un voto di almeno i 4/5 del consiglio di amministrazione». La mossa decisa dall’esecuto «nel rispetto del principio di proporzionalità, prevede apposite prescrizioni per la tutela dell’asset strategico costituito da sensori Cyber impiantabili negli pneumatici». La nota del governo spiega come «tali sensori sono in grado di raccogliere dati del veicolo riguardanti, tra l’altro, gli assetti viari, la geolocalizzazione e lo stato delle infrastrutture. Le informazioni così raccolte possono essere trasmesse a sistemi di elaborazione cloud e super calcolatori per la creazione, tramite intelligenza artificiale, di complessi modelli digitali utilizzabili in sistemi all’avanguardia come Smart city e digital twin». Si tratta di una «tecnologia critica di rilevanza strategica nazionale – continua il governo che avverte come – L’uso improprio di questa tecnologia può comportare notevoli rischi non solo per la riservatezza dei dati degli utenti, ma anche per il possibile trasferimento di informazioni rilevanti per la sicurezza».


«Le prescrizioni del Governo hanno lo scopo di creare una rete di misure che tutelano: l’autonomia di Pirelli & C. S.p.A e del suo management – spiega ancora la nota – la sicurezza delle procedure; la protezione delle informazioni di rilevanza strategica; il know-how posseduto dalla società. La decisione del Governo, oltre a confermare gli impegni assunti da China National Tire and Rubber Corporation, Ltd., dota Pirelli di una serie di strumenti per la tutela dell’asset strategico, tra i quali un nulla osta di sicurezza industriale strategico che prevede limiti di accessibilità alle informazioni. La società Pirelli, inoltre, istituirà anche una unità organizzativa autonoma per la sicurezza. Per alcune decisioni strategiche del cda le prescrizioni del Governo prevedono, altresì, un voto di almeno i 4/5 del consiglio di amministrazione. L’attuazione delle prescrizioni sarà oggetto di monitoraggio da parte del Ministero competente».


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