L'annuncio della Guardia costiera di Boston alla Bbc
Un sottomarino di piccole dimensioni, di quelli utilizzati dai turisti per avvicinarsi al relitto del Titanic, sarebbe disperso nell’oceano Atlantico. Lo ha confermato la Guardia costiera di Boston alla Bbc, dichiarando che l’allarme è stato dato alcune ore fa. Al momento sono in corso le ricerche dell’imbarcazione e anche dell’equipaggio, poiché non è ancora chiaro se a bordo ci fossero anche dei passeggeri. Il Titan fa parte della piccola flotta di mezzi subacquei che alcune compagnie private impiegano per accompagnare gruppi di turisti in vista del celebre Titanic, affondato nel 1912 a più di 3800 metri e circa 500 chilometri a est di Terranova. Il sommergibile disperso appartiene alla società OceanGate Expeditions. «Stiamo esplorando tutte le opzioni e mobilitando tutte le risorse per riportare l’equipaggio al sicuro», hanno dichiarato alla Bbc, «tutta la nostra attenzione è rivolta ai membri dell’equipaggio del sommergibile e alle loro famiglie». Come aggiunge la testata britannica, la compagnia propone un viaggio di 8 giorni per raggiungere il luogo dell’affondamento del Titanic, con escursioni e immersioni in mare aperto, al costo di 250mila dollari a persona. Il sommergibile dovrebbe poter ospitare fino a 5 persone.
Con l’estate ormai esplosa, si avvicinano le ferie, e con esse la prospettiva di partire in vacanza. Un’eventualità che come ogni anno riaccende i fari sul trattamento riservato agli animali domestici, troppo spesso abbandonati dai padroni in procinto di lasciare casa per periodi prolungati. Uno di loro, in particolare, avrebbe trovato una deprecabile soluzione al problema, lanciando il suo amico a quattro zampe in mare. Il gesto sarebbe stato catturato in una foto che nelle ultime ore sta facendo il giro del web.
Per chi ha fretta:
Sta tornando a circolare una vecchia foto in cui si vede un uomo gettare un cane nell’acqua
In realtà la foto che è diventata recentemente virale risale a diversi anni fa
La vicenda venne ricostruita sui tabloid britannici nel 2009, quando il protagonista dello scatto spiegò che non era in corso un maltrattamento
Avrebbe infatti buttato in acqua l’animale per farlo divertire, e l’avrebbe ripreso fuori dal mare per impedirgli di attraversare la spiaggia
Analisi
«Vi prego…..di condividere questa foto per Prendere a questo bastardo di merda». Queste sono le parole che accompagnano lo scatto incriminato, in un post condiviso su Facebook, il quale ha raccolto oltre 1800 likes, quasi 2mila commenti e quasi 140mila condivisioni di cui numerose solo nel giugno 2023 (qui, qui e qui alcuni esempi).
La maggior parte delle reazioni sono di rabbia, sconcerto, indignazione per il destino riservato al povero animale. Ma ci dev’essere una storia dietro un’immagine che scatena facilmente queste forti reazioni emotive. Innanzitutto bisogna puntualizzare che la foto circola da diversi anni, e torna puntualmente a far parlare il web. La condivisione in questione per esempio sta raccogliendo tantissimi commenti nelle ultime ore, ma risale al 2015. E per arrivare a delle risposte, bisogna andare ancora più indietro nel tempo: troviamo infatti diversi articoli a riguardo pubblicati nel 2009, su testate britanniche. Secondo quanto riporta Mirror, sarebbe successo sul lungomare di Hove, nell’East Sussex:
Un proprietario insensibile lancia il suo cane in mare, poi lo tira fuori per la collottola. La scioccante crudeltà è stata catturata da un passante che lo ha visto dondolare l’animale indifeso per le zampe prima di lanciarlo da un molo. La polizia è accorsa sul posto dopo una chiamata al 999, ma l’uomo – che aveva con sé un altro cane – se n’era già andato dopo averli caricati su una Peugeot argentata. Due auto della polizia sono state inviate sul posto, ma sfortunatamente il sospetto se n’era andato quando sono arrivati
Persino la Royal Society for the Prevention of Cruelty to Animals (RSPCA) si era indignata al cospetto della foto, e stava esaminando le immagini. Dopo l’enorme scalpore generato online, fu lo stesso ragazzo a farsi avanti per chiarire la situazione. Scott Meredith, all’epoca ventiduenne e bodybuilder disoccupato, spiegò che l’animale – che apparteneva a suo cugino Adam – adorava essere gettato in acqua. In mare c’era già il secondo cane, Missy, e quello in foto, Cassie, si stava rifiutando di seguirlo. Nello specifico, ha spiegato: «Missy è saltata subito dentro. Cassie urlava e non vedeva l’ora di entrare, ma le onde si erano alzate un po’, cosa che l’ha scoraggiata. Così l’ho presa con una mano sotto il collo e l’altra tenendola la pancia e l’ho lanciata. Le piace e una volta in acqua stava bene. Non era ferita e l’ho buttata dentro solo una volta».
E ancora: «Le immagini sembrano come se stessi lanciando il cane in alto, ma solo l’angolazione della foto lo fa sembrare così. Sembra che io abbia lanciato il cane in mare ma non è stato così. Se il fotografo si fosse realmente preoccupato, sicuramente mi avrebbe chiesto cosa stessi facendo. Anche quando stavo tirando fuori il cane dall’acqua, non ero crudele. Le stavo solo impedendo di attraversare una spiaggia dove i cani sono vietati».
Conclusioni
Moltissimi utenti si sono scagliati contro l’uomo che sembra maltrattare un cane, lanciandolo in acqua. In realtà la foto che è diventata recentemente virale risale a diversi anni fa. La vicenda venne ricostruita sui tabloid britannici nel 2009, quando il protagonista dello scatto spiegò che non era in corso un maltrattamento: avrebbe buttato in acqua l’animale per farlo divertire, e l’avrebbe ripreso fuori dal mare per impedirgli di attraversare la spiaggia.
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