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No! La7 e la trasmissione Piazzapulita non “confessano l’inesistenza del cambiamento climatico”

22 Giugno 2023 - 13:14 Antonio Di Noto
I due pretendono di smentire il lavoro del 99,9% della comunità scientifica sull'argomento

La CO2 non genera il cambiamento climatico e l’attività dell’uomo sui disastri ambientali non ha rilevanza. Questo, in sostanza, il pensiero espresso da due ospiti della trasmissione Piazzapulita di La7. Le affermazioni che vengono fatte partono da dati o eventi reali e verificati, per poi elaborare teorie che negano informazioni certe sul cambiamento climatico.

Per chi ha fretta:

  • Circola uno spezzone di una puntata di Piazzapulita in cui vengono intervistati due personaggi seguiti dagli ambienti negazionisti del cambiamento climatico.
  • Il chimico Franco Battaglia si lancia in una presunta smentita del rapporto dell’Ipcc.
  • Lo fa prendendo in esame un periodo di tempo molto ridotto e rifacendosi alle opinioni che gli scienziati avevano quasi 50 anni fa, ampiamente superate.
  • Il geologo Alberto Prestininzi nega che la mancanza d’acqua dello scorso anno fosse dovuta alla siccità.
  • I dati lo smentiscono, perché nel 2022 l’Italia ha ricevuto solo 220 dei normali 300 miliardi di metri cubi che il nostro Paese riceve ogni anno.
  • La distribuzione delle poche piogge lontana dal periodo invernale quando l’acqua può cumularsi sulle montagne ha fatto buona parte del resto.

Analisi

Questo è quello che si legge nella descrizione di uno dei post che condividono il video. Di seguito uno screenshot:

Da telegram. CONFESSANO ANCHE A LA7. DOPO AVERCI BOLLATO PER ANNI DI COMPLOTTISMO ORA AFFERMANO CHE MOLTI SCIENZIATI AUTOREVOLI NEGANO LA NARRAZIONE SUI CAMBIAMENTI CLIMATICI. Anzitutto un plauso a ciascuno di noi. Chiunque vi faccia credere d’essere ininfluenti e di non poter determinare risultati tangibili, vi mente. Ad aver costretto i servi del mainstream a queste prime ammissioni in fatto di irrorazioni di scie nei nostri cieli e riguardo ai cambiamenti climatici, siete stati voi, anzi…è stato ciascuno di noi, con ogni singola condivisione di contenuti su tutti i social, con la sua insistenza nel parlare di temi scomodi ovunque e con chiunque. In famiglia, agli amici, sul lavoro, al bar…dappertutto! È goccia dopo goccia che demoliamo insieme questi schifosi propagandisti, continuiamo a farlo più forte. In questo servizio i Professori Battaglia e Prestininzi distruggono le cazzate dei globalisti con prove inconfutabili. Approfondimenti. BOMBA, GEOINGEGNERIA E SCIE CHIMICHE. TUTTO GIÀ SCRITTO IN ROMAGNA, DA 15 ANNI! LA MENZOGNA DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI L’HO INVENTATA IO NEL 1973 GESTENDOLA ATTRAVERSO IL CLUB DI ROMA PER I MIEI SCOPI GLOBALISTI, PAROLA DI KLAUS SCHWAB. TELECAMERA NASCOSTA, IL DIRETTORE TECNICO DELLA CNN CONFESSA CHE LA NARRAZIONE DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI SOSTITUIRÀ QUELLA DEL COVID. DISTRUGGE I CAMBIAMENTI CLIMATICI RIDICOLIZZANDO MEMBRI DEL CONGRESSO CON DATI INCONFUTABILI. PATRICK MOORE IL FONDATORE DI GREENPEACE SMENTISCE I CAMBIAMENTI CLIMATICI. SCIENZIATI DI FAMA INTERNAZIONALE SMONTANO LA BUFALA DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI.

La puntata del 5 maggio

Nel corso della puntata del 4 maggio 2023 vengono intervistati il chimico Franco Battaglia e il geologo Alberto Prestininzi. La trasmissione dà voce anche a esperti che esprimono il parere della stragrande maggioranza della comunità scientifica, ma questa non viene incluso negli spezzoni diffusi su Facebook. Come evidentemente segnalato, il contenuto è stato diffuso a partire dal canale Telegram di Ugo Fuoco, noto per aver condiviso diverse teorie del complotto. Convinto dell’inesistenza della Covid e della presunta capacità dei vaccini di danneggiare il corpo umano. Ha provato sulla sua pelle quanto si sbagliasse, dovendo essere ricoverato quando aveva contratto il virus.

Franco Battaglia e il grande gelo

Battaglia mostra uno dei grafici contenuto nel summary for policymakers dell’ultimo rapporto dell’IPCC, a cui Open ha dedicato un approfondimento. Viene evidenziato il rapporto tra la quantità di anidride carbonica presente nell’atmosfera. Sebbene la correlazione sia indicata nel titolo del grafico, inserito in un rapporto a cui hanno lavorato centinaia di scienziati (solo la lista dei nomi è lunga una pagina) che hanno revisionato migliaia di pagine di letteratura scientifica prodotta negli anni sul cambiamento climatico.

Insomma, il signor Battaglia, specializzato in chimica e non in climatologia, ritiene di poter smentire il lavoro di centinaia di climatologi che da anni analizzano la situazione del riscaldamento globale basandosi sulle ricerche di migliaia di colleghi. Si ricorda che il consenso scientifico sull’esistenza del riscaldamento globale e la sua antropogenesi è del 99,9%. Volendo contestare l’affermazione del chimico nel merito, è evidente come il trend complessivo sia quello di un innalzamento drastico delle temperature.

A sostegno della sua tesi, Battaglia cita due copertine, del Time e di Science and Mechanics. Entrambe fanno riferimento al periodo da lui indicato Effettivamente, tra il 1965 e il 1975, la temperatura media della Terra fu minore dei valori allora considerati normali. Tanto che alcuni scienziati si domandarono il riscaldamento globale avesse raggiunto il proprio picco. Ciononostante, a 48 anni di distanza, è ben evidente che il picco non è ancora stato raggiunto, dato che le emissioni di gas serra prodotte dalle attività umane continuano ad aumentare. Questa possibilità è ammessa anche dall’articolo del Time citato da Battaglia: «Alcuni scienziati come Donald Oilman, capo del gruppo di previsione a lungo raggio del National Weather Service, pensano che la tendenza al raffreddamento possa essere solo temporanea. Ma tutti concordano sul fatto che sono necessarie molte più informazioni sulle principali influenze sul clima della terra».

Prestininzi e la siccità

Entra poi in scena il geologo Prestininzi. Secondo lui, la siccità sarebbe da imputare unicamente all’agricoltura, dato che l’Italia è uno dei Paesi più piovosi d’Europa. Sebbene questa seconda affermazione sia vera, la regioni della siccità risiedono principalmente, come spiegato molte volte nei periodi più asciutti del 2022, nell’assenza di piogge regolari durante il periodo freddo e in generale durante l’anno. La mancanza di neve sulle montagne che possa fondersi in primavera ed estate riempiendo i fiumi è alla base dell’assenza d’acqua. I dati mostrano che nel 2022 sono caduti solo 220 dei circa 300 miliardi di metri cubi l’anno di pioggia che l’Italia riceve ogni anno. Se poi le piogge si concentrano in periodi molto brevi, il problema rimane, dato che il nostro Paese non possiede adeguate infrastrutture per la raccolta dell’acqua piovana.

Matteo Villa, analista dell’Ispi, riporta un grafico riguardo alla siccità e la crisi dell’idroelettrico in Italia tra il 1965 e il 2023. Secondo i dati, Villa afferma che «la produzione idroelettrica nel 2022 è stata la più bassa dal 1954» e che «quella che stiamo vivendo oggi, sull’idroelettrico, è la crisi più grave di SEMPRE».

Conclusioni

Circola uno spezzone di una puntata di Piazzapulita in cui vengono intervistati due persone seguite dagli ambienti negazionisti del cambiamento climatico. Contrariamente a quanto sostenuto dal testo condiviso insieme alla clip, in nessun caso la trasmissione televisiva Pizzapulita e La7 hanno «negato la narrazione sul cambiamento climatico».

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