Regime antiterrorismo e irruzione nella sede della Wagner: cosa succede in Russia dopo il discorso di Putin contro Prigozhin

Le nuove regole nelle zone allertate e gli avvertimenti al Gruppo

Dopo il discorso di Vladimir Putin alla nazione a Mosca è stato instaurato un regime di anti-terrorismo mentre a San Pietroburgo è stato fatto un blitz contro il quartier generale del gruppo Wagner. Le forze di sicurezza russe sono intanto entrate nel centro pietroburghese gestito dal gruppo del miliardario Yevgeny Prigozhin, che ieri, in un messaggio audio ha invitato alla ribellione civile contro Mosca. A riportare la notizia dell’operazione il sito Fontanka, citato dalla Bbc, che spiega che «persone dal volto coperto e con fucili automatici» in azione anche nella zona della città russa dove ci sono l’albergo e il ristorante di proprietà di Yevgeny Prigozhin.


Cosa succede ora a Mosca in regime di anti-terrorismo

In rete è stato pubblicato anche il video delle forze di sicurezza che entrano nel Wagner Center. Non solo: il presidente Putin ha sentito al telefono il collega bielorusso, Aleksandr Lukashenko, e lo ha informato della situazione nel Paese. Lo riporta l’agenzia ufficiale di Minsk, Belta. A Mosca è stato instaurato un regime che si applica in caso di attentati terroristici. Non è un lockdown ma di fatto dà più potere alle autorità nella prevenzioni di eventuali attacchi. Tutti gli eventi di massa in città sono temporaneamente sospesi. Le autorità – con il nuovo regime – possono fermare i civili nelle strade e richiedere loro di presentare un documento d’identità, trattenendoli se non hanno un documento d’identità con sé; rimuovere con la forza persone e veicoli da un luogo; entrare nelle conversazioni telefoniche e leggere i messaggi privati senza un ordine del tribunale; usare un qualsiasi veicolo disponibile per il primo soccorso per inseguire un sospetto; chiudere temporaneamente gli impianti industriali che producono esplosivi, prodotti chimici o materiali radioattivi; interrompere le comunicazioni, compresi i servizi telefonici e Internet; limitare l’accesso del pubblico alle strade e le vendite di alcolici. Con questo status a Mosca le forze dell’ordine acquisiscono il diritto di entrare in qualsiasi spazio, pubblico o privato, senza un precedente ordine del tribunale.


Gli italiani in Russia. Tajani: «Invitiamo alla prudenza»

Il ministero degli Esteri è in contatto con l’Ambasciata d’Italia a Mosca. «Al momento nessuna criticità per i connazionali in Russia, i quali sono stati invitati alla prudenza». Lo scrive il ministro degli Esteri, Antonio Tajani su Twitter ricordando anche «il numero di emergenza dell’Unità di Crisi 0636225».

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