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«Basta con chi dice “vabbè fatti una canna”», Meloni attacca anche la serie SanPa. Contestazione di +Europa al convegno contro le droghe – Il video

26 Giugno 2023 - 18:19 Felice Florio
Durante il discorso della presidente del Consiglio, il deputato Magi ha sollevato un cartello per la legalizzazione della cannabis: «Se non ci pensa lo Stato, ci pensa la mafia»

Da un lato le politiche proibizioniste del centrodestra in materia di sostanze stupefacenti, dall’altro il partito che, sulle orme tracciate da Marco Pannella, lotta più degli altri per la legalizzazione delle droghe leggere. Nell’auletta della Camera dei deputati è andato in scena uno scontro di vedute tra Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, e Riccardo Magi, segretario di +Europa. Si stava celebrando un convengo per la Giornata mondiale contro le droghe. Durante l’intervento della presidente del Consiglio, Riccardo Magi ha sollevato un cartello di protesta: «Cannabis. Se non ci pensa lo Stato, ci pensa la mafia». Ha inizio il battibecco: «Abbiamo visto i risultati in questi anni di lavoro che avete fatto. La ringrazio di aver partecipato», ha detto Meloni al microfono, rivolgendosi a Magi. Il quale, dai banchi del pubblico, ha reagito: «Lei si dovrebbe vergognare per la sua politica». La presidente del Consiglio ha accusato l’esponente di +Europa di voler avere a tutti i costi un palcoscenico: «Sono stata lunghi anni al 3%, so cosa vuol dire cercare visibilità». I commessi, intanto, sono intervenuti per strappare dalle mani di Magi e di Antonella Soldo, presidente della associazione Meglio Legale, i cartelli. Mentre i due si stavano allontanando dall’auletta, Meloni ha proseguito l’invettiva: «Dovreste avere rispetto dei ragazzi presenti in questa sala – si trattava di ragazzi che hanno frequentato comunità di recupero – e di quello che la vostra propaganda ha fatto sulla pelle di queste persone e famiglie. È grazie alle vostre politiche che siamo ridotti così. Avete organizzato per anni convegni che nessuno si è mai permesso di bloccare. Dovete accettare che c’è un altro governo eletto dagli italiani per fare esattamente quello che stiamo facendo. Quando sceglieranno voi, porterete avanti le vostre politiche. Grazie e arrivederci». La premier ha poi criticato anche le serie tv che trattano il tema della droga. «Arriviamo al paradosso di avere serie che hanno come eroe uno spacciatore sulle stesse piattaforme che hanno fatto documentari contro su Muccioli che aveva salvato migliaia di ragazzi quando lo Stato era girato dall’altra parte», ha detto Meloni, riferendosi alla serie tv Netflix «SanPa» per come ha trattato la figura di Vincenzo Muccioli, fondatore della comunità di San Patrignano per il recupero dei tossicodipendenti. La premier ha quindi rivendicato le politiche del governo su questi temi: «Una politica che non riesce a dare risposte ai giovani a offrire opportunità e che in cambio dice “vabbè, però fumati una canna” non sarà mai la mia politica».

La replica di Magi

All’uscita dal convegno, Magi si è fermato a parlare con i giornalisti: «Siccome noi crediamo che il governo abbia delle responsabilità serie nell’affrontare un fenomeno sociale serio com quello del consumo delle sostanze stupefacenti, a un certo punto, dopo due ore non potevamo restare in silenzio». Su Twitter, poi, il deputato di +Europa ha aggiunto: «Abbiamo interrotto questa serie di banalità proibizioniste per dire direttamente in faccia alla premier che dopo 30 anni di menzogne il proibizionismo ha fallito. È ora di legalizzare la cannabis».

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