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Putin durissimo in Tv: «I neonazisti ucraini speravano di spaccarci, hanno fallito». L’ultimatum a Wagner: «Arruolatevi o andate in Bielorussia»

«La rivolta sarebbe stata soffocata comunque, ma volevamo evitare lo spargimento di sangue», ha detto il presidente russo

«Tutti i tentativi di creare disordine interno andranno a fallire» ha detto il presidente russo Vladimir Putin in un discorso alla Tv di Stato Zvezda, dopo l’annuncio del portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, secondo il quale Putin «farà una serie di dichiarazioni importanti questa sera». Nel suo duro intervento a proposito della fallita ribellione dei mercenari del gruppo Wagner, Putin ha condannato quelle che ha definito «azioni criminali» di chi ha messo in piedi un «ammutinamento armato. La rivolta sarebbe stata soffocata comunque – ha aggiunto – Ma ho dato ordine di evitare spargimenti di sangue».

Putin si è poi rivolto a Kiev e a chi sperava che la rivolta di Wagner potesse mettere in difficoltà il Cremlino: «I neonazisti ucraini volevano proprio questo, che soldati russi uccidessero altri russi, che la nostra società si spaccasse, soffocasse nel sangue. Invece tutti i nostri militari, i nostri servizi speciali, sono riusciti a conservare la loro fedeltà al loro Paese, hanno salvato la Russia dalla distruzione». Putin ha poi lanciato un ultimatum agli uomini di Prigozhin: «I militari della Wagner possono sottoscrivere un contratto per mettersi agli ordini del ministero della Difesa, tornare alle loro famiglie o riparare in Bielorussia».

Il messaggio per Lukashenko

In contemporanea era previsto anche l’intervento del presidente bielorusso Aleksandr Lukashenko, che secondo i media locali avrebbe fatto un intervento alla nazione. Ma il discorso è stato rinviato a domani 27 giugno. All’alleato che avrebbe fatto da mediatore con Prigozhin durante la rivolta, Putin ha espresso la sua riconoscenza «per il suo grande contributo alla soluzione alla crisi con modi pacifici»

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